Voglio scrivere per te, che stai attraversando un momento di crisi e ti senti perso:
stai vivendo un cambiamento importante, un passaggio doloroso, un lungo tunnel buio. Nel counseling mi capita di continuo di accompagnare qualcuno in questo tratto di strada.
Ognuno ha il suo disagio da affrontare: c’è chi deve gestire una separazione; chi si è ritrovato senza lavoro; qualcuno vede i figli andare via e sente di non avere più un ruolo, uno scopo; chi è lacerato da un lutto, o da un tradimento; chi scopre di essere malato.
Qualunque sia il tuo disagio, oggi scrivo per te, perché tu non ti senta solo in questa crisi.
Indice dell’articolo
- Cosa ti sta dicendo la tua crisi
- L’anima chiama, chiede di evolvere
- Strumenti pratici per avviarsi all’uscita del tunnel
- Diventa chi sei
“La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.”
John Fitzgerald Kennedy
Cosa ti sta dicendo la tua crisi
Il termine crisi deriva dal greco krino: separare, ma anche valutazione, discernimento. In psicologia la crisi è definita come la rottura di un equilibrio precedente. Un momento, quindi, in cui si separa il vecchio dal nuovo, un po’ come accade quando si strappa una pagina piena di scarabocchi da un quaderno, per far spazio al foglio bianco, intonso.
Quello strappo fa male e la pagina da riempire spaventa. Potresti ritrovarti sopraffatto dalla paura, dalla tristezza, dalla rabbia o dalla frustrazione; sentirti confuso, disorientato, bloccato. Potresti pensare che quel momento non passerà, che non ritroverai la gioia di vivere.
Ma ogni crisi è un passaggio, anche se mentre la vivi ti sembra debba durare per sempre. Stai attraversando un tunnel, sei al buio e stai guardando i tuoi piedi, temendo di poter cadere da un momento all’altro. Voglio chiederti di alzare lo sguardo, ora. Di proiettare te stesso più in là, verso l’uscita. Perché un’uscita c’è, anche se adesso non riesci a vederla. Allora incamminati con me, sono al tuo fianco.
Voglio dirti che ogni crisi è un processo.
Da principio c’è una fase di shock: le emozioni che ti abitano sono tante, a volte oscilli tra rabbia e tristezza, fino a toccare la disperazione.
Poi arriva la negazione con l’evitamento: stai difendendo il tuo mondo, stai cercando di non affrontare il cambiamento perché ti spaventa.
La fase successiva è quella dell’intrusività: non riesci a pensare ad altro e continui a rivivere nella testa il problema, l’accaduto. Ti immergi completamente nella crisi per cercare di coglierne le ragioni, per comprenderla.
Infine arriva la fase della rielaborazione e della risoluzione: potresti avere bisogno di aiuto, di un sostegno per elaborare e uscire dal tunnel, ma ciò che voglio dirti ora è che un’uscita c’è.
Il primo passo che puoi fare è dire a te stesso che quel momento, quel disagio non sono eterni. Sei al buio e hai i sensi in allerta: respira, connettiti al momento presente, riporta l’attenzione sul tuo cuore.
Il tuo disagio ti sta parlando: se ti fai trasportare dai pensieri nel passato, rimuginando su ciò che è accaduto, o nel futuro, con mille preoccupazioni e paure, non puoi ascoltare il messaggio che la vita ti sta mandando. Perché ogni crisi è un’occasione per rinascere.
L’anima chiama, chiede di evolvere
Il disagio che provi in questo momento di crisi, altro non è che un messaggio dell’anima per farti trovare la strada.
Ma sei tu che devi incamminarti. Come?
Incominciando a cambiare atteggiamento mentale. Se continui a dirti che stai troppo male, che non ce l’hai fatta, che non ne uscirai, se ti ripeti che non puoi oltrepassare il problema, che non puoi stare senza tuo marito, che non ha più senso una vita senza i tuoi figli a casa, che non troverai mai più un lavoro, che non supererai quel senso di vuoto… rimani al buio con lo sguardo basso e nulla può accadere.
Incomincia a pensare che qualsiasi cosa sia accaduta, è accaduta perché tu riparta verso il TUO percorso. Domandati cosa può nascere dal tuo disagio. Non avrai una risposta immediata, né facile. Ed è un bene: così puoi imparare ad aspettare, a stare nel momento presente con uno sguardo diverso, senza tormentarti inutilmente. E arriverà una nuova consapevolezza: la certezza che niente dura, neanche tutto il dolore che provi.
Allora puoi ascoltare l’anima che chiama e incamminarti. La crisi che stai affrontando non l’hai scelta, ma puoi decidere come reagire: puoi prendere queste situazioni come un motivo di disperazione o come un’occasione per evolvere, per riportare alla luce parti di te che hai dimenticato o che hai nascosto.
Un giorno è venuta in counseling da me Stefania, profondamente in crisi perché suo marito l’aveva tradita e poi lasciata per l’altra donna. Era bloccata nel suo tunnel di disperazione e diceva a sé stessa che non sarebbe stata capace di andare avanti da sola.
Aveva smesso di frequentare gli amici, si era allontanata dal lavoro e non si prendeva cura di sé. Ha incominciato a cambiare atteggiamento mentale, un po’ alla volta, smettendo di subire ciò che era accaduto e che non poteva controllare. Ha riportato l’attenzione sul quotidiano, scoprendosi capace di guardare in modo nuovo la sua vita, fino a riconoscere di stare bene con sé stessa.
Ha elaborato la fine del suo matrimonio, con la consapevolezza che era terminato molto prima del tradimento e che si era mantenuto in piedi soltanto per abitudine e per la paura di affrontarne la fine. Ha ascoltato la sua anima e si è data un’opportunità per crescere.
Strumenti pratici per avviarsi all’uscita del tunnel
Ascolta il tuo disagio, accoglilo senza opporre resistenza, cogline il messaggio. E poi incamminati verso l’uscita del tunnel. Come?
- Cerca una persona amica, o un esperto nelle relazioni di aiuto, a cui raccontare ciò che stai vivendo.
- Parlane, non nasconderti e non avere timore di mostrare la tua fragilità e apriti all’ascolto. Crea ponti di fiducia e dialogo.
- Non isolarti, non bloccarti nel disagio.
- Affronta un giorno alla volta, circondati di ciò che ti fa stare bene. In questo momento le abitudini sono confortanti, le piccole routine possono farti sentire più sicuro.
- Smetti di tormentarti e incomincia a chiederti cosa può nascere da quel momento di crisi.
- Focalizzati sulle risorse che hai.
- Non aver fretta, concediti il tempo necessario per affrontare il processo che ti permetterà di elaborare e rinascere.
- Dedicati cura e attenzione, piccoli gesti per riportarti a te stesso.
Diventa chi sei
Dentro di te ci sono nodi di luce che sei chiamato a sciogliere per poter brillare. Non sei la tua angoscia, non sei il tuo dolore, la rabbia, la disperazione. Tu sei luce. Tutto ciò che stai sperimentando nella tua crisi vuole darti la possibilità di sciogliere quei nodi, per trasformarti ed evolvere.
L’anima ti sta chiedendo di metterti in cammino e lo fa attraverso il tuo disagio. Non puoi cambiare ciò che è accaduto, ma puoi scegliere cosa vuoi diventare a partire da quel vissuto.
Non sei solo. Se sollevi lo sguardo, accanto a te, in quel tunnel, troverai anime affini alla tua che cercano l’uscita, esattamente come te. Cosa aspetti?
Sta a te scegliere di incamminarti. Sta a te smettere di subire ciò che accade per diventare chi sei!