La nascita di un figlio si configura nell’immaginario comune come un avvenimento felice, pieno di belle emozioni e di romanticismo. Ma non è così scontato e non sempre questa felicità si materializza in automatico quando il bambino nasce.
Per una donna il periodo che incomincia subito dopo il parto è un delicatissimo momento di crisi evolutiva: diventare madre comporta un grande cambiamento, un processo maturativo in cui si realizza una nuova identità. La gravidanza e la maternità, infatti, sono eventi fondamentali nella vita di una donna, che la trasformano soprattutto dal punto di vista psichico.
Per questo, a volte, la nascita di un figlio può far venire a galla una fragilità nascosta, una carenza di identità, che non permettono alla neo mamma di entrare in relazione con il bambino, facendo emergere un malessere tenuto a freno per anni.
La depressione post partum può manifestarsi con diversi livelli di gravità, che vanno dalle forme più lievi e transitorie a vere e proprie malattie di varia entità.
Indice
Baby Blues
Il Baby Blues è un fenomeno molto frequente che colpisce le neomamme nelle prime due-tre settimane dopo il parto. Si tratta di un disagio transitorio della sfera emotiva, che comporta sbalzi d’umore, tristezza, irrequietezza, crisi di pianto, senso di inadeguatezza e ansia.
Il termine Baby Blues è stato coniato da Donald Winnicott, pediatra e psicoanalista, per descrivere i sintomi leggeri di depressione che vive la donna nei primi giorni dopo il parto, sintomi che comportano sofferenza nella donna, ma che non alterano la sua capacità di prendersi cura del bambino.
È un fenomeno fisiologico legato al processo di adattamento ormonale e psichico che la donna deve affrontare subito dopo il parto. La neo mamma, insieme al figlio, partorisce anche una nuova versione di sé stessa, una nuova identità personale e questo cambiamento così radicale può confondere e spaventare.
Insorge una condizione di tristezza, perché la mamma avverte la propria inadeguatezza e teme di deludere le esigenze del rapporto con il neonato.
Per la donna che affronta un momento così delicato è fondamentale poter contare sul sostegno del partner e delle persone a lei vicine, che la consiglino e la aiutino, in modo da farla sentire meno sola e permetterle di acquisire la fiducia in sé necessaria.
Quando questa condizione di malessere e fragilità da transitoria si rende prolungata e più grave, si trasforma in una vera e propria depressione post partum.
Depressione post partum
La depressione post partum colpisce circa l’8-12% delle neo mamme con diversi livelli di gravità e si manifesta in genere dal terzo mese fino al primo anno dopo il parto.
Per quanto concerne le cause, parte della psichiatria fa riferimento unicamente alla predisposizione genetica e ai cambiamenti ormonali, tralasciando il fatto che la nascita di un bambino ha, in sé stessa, una grande rilevanza come evento-stimolo.
Quando un bambino viene alla luce, la mamma deve imparare un nuovo linguaggio che è tutto emozionale. Un figlio non parla, ma comunica con il pianto, con il corpo, con le espressioni del volto e una donna deve imparare a decifrare i segnali che arrivano da quel piccolo esserino che dipende interamente da lei.
Quando non riesce a entrare in questa forma di comunicazione non razionale, ma legata alla sensibilità, all’istinto e alle emozioni, è possibile che sviluppi un grande senso di inadeguatezza, con la conseguente paura del fallimento, e che si delinei un quadro clinico depressivo.
Nonostante sperimenti tutti i sintomi, spesso una donna fa fatica ad ammettere di stare attraversando una depressione dopo il parto, soprattutto perché in questo modo verrebbe meno allo stereotipo culturale di neomamma, che deve manifestare sentimenti di benessere e gratitudine.
È importante prestare attenzione ad alcuni segnali che, quando presenti, compromettono il benessere psicofisico e l’esecuzione delle attività abituali.
I sintomi più ricorrenti sono:
- Perdita di energia e stanchezza, il pensiero di non riuscire ad occuparsi del bambino.
- Tristezza e sconforto.
- Appiattimento emotivo, con l’incapacità di provare interesse o piacere verso qualsiasi cosa.
- Oscillazioni del tono dell’umore.
- Desiderio di isolamento e irritabilità.
- Variazione del sonno, difficoltà ad addormentarsi, risvegli continui.
- Attacchi di ansia.
- Senso di inadeguatezza e senso di colpa continui.
- Difficoltà nella concentrazione.
- Calo del desiderio sessuale.
Per guarire dalla depressione post partum è fondamentale riconoscere i segnali e affrontarla subito chiedendo aiuto.
Conseguenze sul bambino
La depressione post partum ha conseguenze sul bambino, che viene privato della giusta cura e delle attenzioni necessarie per l’instaurarsi del legame di attaccamento sicuro madre-bambino.
Lo stato depressivo materno può influire sul benessere del figlio sia nel breve periodo che a lungo termine, dando origine a difficoltà emozionali, comportamenti disadattivi e disturbi cognitivi.
Le madri depresse, infatti, presentano un comportamento distaccato e inibito, scarso contatto visivo e fisico e non sono allineate con i bisogni del bambino, non riuscendo a interpretarli.
L’osservazione delle interazioni faccia a faccia tra madre depressa e bambino ha portato all’individuazione di 4 stili affettivi e comportamentali materni: stile intrusivo, stile ritirato, stile positivo e stile misto.
- Lo stile materno intrusivo è caratteristico di madri depresse che manifestano condotte intrusive e iperstimolanti nell’interazione con il figlio. La modalità di accudimento è ostile e incoerente, il tono di voce irritato e l’espressione facciale è tesa o forzatamente serena. Il bambino passa la maggior parte del tempo evitando lo sguardo della madre e interiorizza lo stato di rabbia come modalità difensiva nell’affrontare la realtà, anticipando il comportamento materno. In seguito sarà più esposto a emozioni come rabbia e frustrazione.
- Lo stile materno ritirato è caratterizzato da scarso contatto fisico, affettività piatta, poche espressioni facciali e pochissime vocalizzazioni. Il bambino che subisce questo disinteresse mostrerà dapprima rabbia, ma essendo incapace di affrontare questo stato negativo a causa della mancanza della relazione, diviene irritabile e piange. Successivamente potrebbe sviluppare comportamenti auto-consolatori, come succhiarsi il pollice o la tendenza a isolarsi.
- Lo stile materno positivo è tipico di madri depresse che però non mostrano comportamenti tipici dello stato depressivo, riuscendo a instaurare una buona relazione. L’unico segnale riscontrabile è la minore frequenza di scambi visivi con il figlio.
- Lo stile materno misto è caratteristico delle madri che alternano stile intrusivo, ritirato e positivo.
In tutti i casi la depressione post partum, limitando la disponibilità emotiva della madre nei confronti dei segnali del figlio, compromette l’evoluzione di un modello di attaccamento sicuro nel bambino.
Gli effetti della depressione post partum sembrano variare in base al livello di sviluppo e di crescita del bambino. Nei neonati è stato riscontrato uno scarso peso alla nascita; nei bambini tra i 12 e i 24 mesi sono stati osservati problemi nella regolazione degli stati affettivi e nello sviluppo cognitivo, oltre a minori abilità sociali; nell’età prescolare i bambini presentano disturbi del sonno, scarsa concentrazione e disturbi psicosomatici; infine nell’età adolescenziale è stata riscontrata una elevata incidenza di depressione maggiore, disturbi dell’umore, deficit dell’attenzione e disturbi di ansia.
Come uscirne
Per guarire dalla depressione post partum è necessario intercettare subito i segnali e chiedere aiuto il prima possibile. il primo passo potrebbe essere riferire i sintomi al proprio medico di famiglia, che può indirizzare verso lo specialista competente.
Avere la depressione post partum non rende una madre cattiva o inadeguata: è una persona che ha bisogno di aiuto, che sta affrontando un disagio che le toglie energia e la fa soffrire. Inoltre non vanno trascurati gli effetti negativi che la depressione post partum ha nella relazione madre-bambino. Per queste ragioni farsi aiutare tempestivamente è importantissimo.
L’amore, l’attenzione e la sensibilità da parte dell’ambiente circostante, insieme alla psicoterapia e all’eventuale cura farmacologica, sono fattori preziosi, indispensabili per aiutare una mamma affetta da depressione post partum a uscirne.
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