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7 strategie per coltivare la gioia

Perché cerchi la gioia fuori di te? Non sai che la puoi trovare solo nel tuo cuore?

Rabindranath Tagore

Siamo tutti alla ricerca della felicità e in diversi percorsi di crescita personale o in alcuni manuali di auto aiuto la felicità è l’obiettivo da raggiungere.

Eppure io sono convinta che non possa esserci felicità se non coltivando la gioia. 

Il vero obiettivo, il primo a cui tendere è raggiungere e coltivare la gioia. 

Perché?

Perché la gioia può diventare uno stato costante, se coltivata e allenata, mentre la felicità ci accende per brevi attimi e, se non è sostenuta da un cuore gioioso, diventa effimera, fugace.

Possiamo educarci all’arte di essere nella gioia: è lo stato che deriva da un allineamento cosciente e intenzionale con la nostra parte più profonda e autentica. 

Se la felicità nasce spesso grazie ad un evento esterno scatenante, la gioia va allenata conoscendosi nel profondo, imparando ad amare i propri chiaroscuri.

La gioia non è scoppiettante, resta invisibile agli occhi disattenti: si manifesta con la gentilezza, l’ascolto, la disponibilità, la sincera gratitudine, la bella leggerezza che sboccia in un cuore libero.

In questo articolo ti propongo 7 strategie per coltivare la gioia.

1 Riscopri il piacere delle piccole cose

Ci complichiamo la vita pensando che per essere felici dobbiamo avere momenti esaltanti o tagliare traguardi sensazionali. Nutriamo aspettative di perfezione, di momenti magici, di scenari idilliaci. Così ci sfugge la magia contenuta nelle piccole cose.

Per provare la gioia autentica abbiamo bisogno di tornare ad apprezzare i piccoli gesti, gli attimi quotidiani: un caffè, un buon libro, la luna che si affaccia in una notte qualunque, il tepore del sole sul viso, il vento tra le fronde di un albero. 

Ogni giorno puoi decidere di dedicare del tempo ai piccoli piaceri della vita, prestando attenzione alle cose più semplici.

2 Scopri ciò che ti appassiona

Quando dedichi del tempo a qualcosa che ti appassiona alimenti il fuoco dell’entusiasmo. Il termine entusiasmo deriva dal greco enthusiasmòs, formato da en (in) e theos (dio), che significa essere pieno di Dio. Nasce quando ami e apprezzi quello che fai, quando dai valore al tuo tempo.

Per scoprire cosa ti appassiona hai bisogno di individuare i tuoi punti di forza, le tue abilità e i tuoi talenti. E poi domandati cosa ti piace fare, quale attività ti assorbe completamente, tanto da perdere la cognizione del tempo. Individua ciò che ti appassiona e mettilo al centro della tua vita.

3 Coltiva le relazioni positive

Non puoi coltivare la gioia se ti obblighi a mantenere relazioni che ti procurano malessere. La qualità dei tuoi rapporti interpersonali determina la qualità delle tue esperienze di vita.

Quando ti ostini a tenere in vita legami tossici, quando rimani legato alla famiglia biologica nonostante i rapporti siano disfunzionali e negativi, la tua energia vitale si abbassa e ti disallinei con la tua parte più libera e autentica.

Impegnati a costruire e a coltivare rapporti sinceri con persone che ti piacciono, che aggiungono valore alla tua vita.

4 Impara a essere generoso

La generosità è direttamente collegata alla gioia. I risultati di una ricerca a livello mondiale portano a questa conclusione: esiste una stretta relazione tra altruismo e il livello di soddisfazione, di gratificazione personale e, quindi, di gioia.

Essere generoso ti distoglie dai tuoi problemi e ti avvicina al sentire dell’altro, ti mette in uno stato in cui percepisci abbondanza, la ricchezza profonda che nasce dall’essere e non dal semplice avere. Incomincia a essere più generoso nei confronti di te stesso: concediti del tempo di qualità, piccole attenzioni e cura.

L’attenzione che porrai nei tuoi confronti ti aprirà, poi, ad una sana generosità verso gli altri.

5 Scegli le tue reazioni

Se è vero che ci sono cose che accadono nella vita e che non possiamo scegliere, è anche vero che possiamo decidere quale reazione avere di fronte a ciò che ci capita. 

Hai sempre la possibilità di scegliere come comportarti, solo che a volte non lo sai o te ne dimentichi. Davanti ad un qualsiasi evento, che sia reale o un film che proietti nella tua testa, puoi decidere se subirlo passivamente oppure reagire in modo proattivo: cioè agendo con consapevolezza per ottenere il meglio da quella determinata situazione.

In questo modo ti rendi libero e da questa libertà scaturisce una gioia profonda.

6 Smetti di procrastinare

La procrastinazione si riferisce all’atto di sostituire attività prioritarie e importanti con attività piacevoli o compiti meno rilevanti o urgenti. 

E cosa c’è di più rilevante e urgente del tuo benessere? Continui a ripeterti che starai bene quando… cambierai lavoro, vincerai la lotteria, incontrerai la persona giusta e così via. In questo modo non soltanto fai dipendere il tuo benessere da eventi futuri che sono imprevedibili e incerti, ma ti condanni ad accontentarti di una situazione che non è “tanto male” senza attivarti per raggiungere la gioia.

Stai procrastinando. Incomincia a modificare quei pensieri disfunzionali: anziché “starò bene quando”, prova a pensare “sto bene perché” e, soprattutto, domandati come puoi amplificare quello stato di benessere, anche minimo, che stai sperimentando adesso, nel tuo presente, per raggiungere e coltivare la gioia.

7 Coltiva la gratitudine

La gratitudine è una delle emozioni più potenti: è la memoria del cuore, per usare le parole di Lao Tse. Scendere nelle strade del cuore vuol dire aprirsi alla conoscenza di sé stessi senza sovrastrutture e alla conoscenza del mondo senza preconcetti e giudizi: ed è lì che incontriamo la gratitudine. 

La gratitudine è un atteggiamento che si può coltivare, fino a diventare un vero stato d’azione; ci connette in modo più profondo con la vera natura delle cose e ci predispone a percepire la vita nel suo fluire, con tutti i piccoli miracoli che l’universo crea. 

Esiste uno stretto legame tra gratitudine e gioia: essere grati è scegliere di non lasciarsi sopraffare dal negativo, non lamentarsi, accogliere ciò che accade con tutte le emozioni che comporta, e poi aprire il cuore e rivolgere volontariamente l’attenzione verso quello squarcio di azzurro, quello spiraglio di positivo che c’è, se sappiamo guardare.

La gioia è il semplice essere sé stessi: vivi, vibranti, nella piena vitalità. La sensazione di una musica sottile attorno e dentro il corpo, una sinfonia: questa è la gioia.

Osho


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