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Ricominciare: riparti da te

So che per quanto io possa controllare questa vita, ciò che mi farà vivere davvero è ricominciare.
Andare via per tornare, nuova, da me.

Margherita Roncone

Il nuovo anno è incominciato in modo un po’ brusco per me, una ripartenza molto diversa rispetto a quanto avevo immaginato.

Avevo programmato una serie di attività a partire dal primo Gennaio, ma una brutta gastroenterite mi ha bloccata, costringendomi a rivedere i miei piani.

Per fortuna.

Si può essere fortunati ad essere costretti a letto i primi giorni del nuovo anno? Difficile immaginarlo. Eppure per me è stata l’occasione per rivedere tutto, per ristabilire le priorità e per far pace con la mia fragilità, che mi ha chiesto di essere ascoltata e mostrata.

Il frutto di quei giorni in cui mi sono presa cura di me è una nuova versione di questo blog.

Troverai, come sempre, articoli dedicati alla crescita personale a 360 gradi, spunti di riflessione e esercizi pratici per aiutarti nel percorso, ma voglio raggiungerti in modo più intimo e semplice, come ho fatto con me stessa nei giorni in cui mi sono accudita.

Credo che uno dei verbi nei quali si possa declinare l’amore sia accudire

Questa parola, che è un rifacimento dello spagnolo recudir “rimettere una cosa al suo posto”, ha il significato di “dedicarsi con cura a”. 

Con questo blog mi propongo di dedicarmi con cura a rimettere al suo posto. Cosa? La nostra comune umanità. 

Siamo continuamente alla ricerca del nostro posto nella vita, nel mondo, nell’intero Universo, guardando all’esterno e cercando la notorietà, il successo, il riconoscimento sociale, l’inclusione a ogni costo. Così finiamo per dimenticare che siamo noi la nostra casa. 

Tu sei il tuo posto.

Io sono il mio posto.

Ci accomuna un afflato di infinito, la nostra meravigliosa umanità, che è la nostra casa. 

Il nuovo anno mi ha regalato il desiderio di incamminarmi verso di te, prenderti per mano per aiutarti a trovare il tuo posto, dentro te stesso. Se vorrai.


Ti guardi allo specchio, con nuova attenzione. 

Ti osservi: gli occhi che vedi riflessi, il naso, le labbra. Passi al collo, alle spalle, al resto del corpo. Non hai più bisogno di avere paura della tua immagine, non vuoi più detestarne alcune parti. 

Non vuoi più cercare di sembrare diverso perché non ti accetti, perché certe tue caratteristiche non sono come le vorresti, perché non ti piaci o pensi di non piacere abbastanza. 

Allora ti soffermi sullo sguardo. C’è luce. C’è bellezza. C’è amore. 


Accudire Sé Stessi per Ripartire con Amore e Consapevolezza

Uno degli obiettivi che mi ero prefissata per questo 2025 era quello di riprendere subito, con più determinazione.

La vita ha deciso diversamente per me. Mi sono domandata il perché. Ho avuto modo di pensarci bene, visto che la malattia mi ha costretta ad una pausa forzata. Un senso l’ho trovato.

Credo che il senso stia nella differenza tra riprendere e ripartire.

Il primo giorno del nuovo anno in fondo non è molto diverso dal giorno precedente. Se non nel nostro modo di pensarlo, concepirlo, immaginarlo. 

Può essere una grande occasione per ricominciare, oppure semplicemente un modo per riprendere le abitudini, le attività, gli schemi del passato e riproporli ancora, magari sotto una veste nuova, con un numero diverso, ma pur sempre gli stessi. 

Il significato di riprendere, infatti, è: prendere di nuovo; prendere un’altra volta; dare inizio di nuovo a una azione interrotta. 

Nulla cambia, nulla si modifica: dopo un’interruzione si ritorna a fare ciò che era rimasto sospeso, con lo stesso modo di fare.

Ma tu non sei fatto per rimanere in una pozzanghera. Sei chiamato al mare aperto, ai nuovi orizzonti, vele spiegate e vento in poppa. Il tuo cuore al timone.


Una stanchezza improvvisa ti assale. Come si può trasformare quella bellezza che porti negli occhi in una vita diversa? Come puoi incarnare quell’amore che porti nello sguardo in una quotidianità che resta uguale?

Apri l’armadietto dietro lo specchio, non vedi più la tua immagine riflessa. Al suo interno il solito spazzolino, la consueta crema, gli oggetti così noti e familiari che ti fanno sentire al sicuro, ma anche annoiato, rassegnato.

Sospiri. Chiudi l’armadietto e ti ritrovi i tuoi occhi a fissarti. Quella luce. Ti incanta. Ti riporta a quando eri bambino e ogni cosa ti riempiva di meraviglia.

Apri il rubinetto, fai scorrere l’acqua. Ti sciacqui il viso e torni a guardarti. Allunghi una mano e disegni un sorriso sullo specchio. Il bambino che eri sorride negli occhi. 


Puoi scegliere di ripartire. Questo verbo evoca un’immagine potente, bellissima. Sei lì, al sorgere del nuovo sole, mentre l’alba illumina il porto. Pronto a incominciare un nuovo viaggio, togli gli ormeggi e dolcemente porti la tua barca oltre il molo, verso l’orizzonte. 

Il significato di ripartire è: partire di nuovo da un punto stabilito; andare via da un luogo dove si è arrivati e ci si è fermati per poco tempo; rimettersi in moto.

Occorre un punto da cui ripartire. Tutto ciò che hai imparato dal passato, gli errori fatti, le esperienze vissute, le abitudini. 

E occorre il desiderio di rimettersi in moto, per cambiare, per diventare.

Come si fa a ripartire?

Me lo sono domandata nel corso della mia pausa forzata e, tra tutte le modalità possibili, ne ho individuate alcune, che ti propongo.

  • Innanzi tutto scegli di farlo. Rinuncia a riprendere semplicemente.
  • Sostituisci i “devo” e “ho bisogno” con “voglio”.
  • Fai spazio per il nuovo. Pulisci il frigorifero, sistema gli armadi e i cassetti; sbarazzati di tutte le cose che non usi più da mesi.
  • Fai qualcosa di diverso e metti in conto di fare errori: saranno il faro per la tua rotta.
  • Nutri la fiducia in te stesso: leggi, espandi la conoscenza, ascolta l’intuito, concentrati su di te e sulle tue idee.
  • Ricaricati di energia: regalati delle piccole pause per fare niente, lascia il telefono, spegni la TV, stacca dal correre continuo e stai con te.
  • Svolgi attività fisica, anche pochi minuti possono ricaricarti e metterti in connessione con il tuo corpo. 
  • Scrivi le affermazioni. Potresti partire da: “Mi merito il meglio e adesso lo accetto”.
  • Poniti alcuni obiettivi nel tempo e stabilisci i passi per raggiungerli. Tutto sta a incominciare.
  • Lavora su ciò che ti ha limitato, bloccato, frenato. Lascia andare ciò che non ti serve.
  • Esprimi gratitudine per ciò che sei, per ciò che sarai e per ciò che arriverà.

Dallo specchio arriva una voce. È la tua voce bambina. Ti sta dicendo che è ora di perdonarti. È ora di lasciar andare l’idea di te stesso che altri hanno costruito per te. Ti ricorda di quando hai incominciato a muovere i primi passi e la caduta non ti ha impedito di camminare e poi di correre. Della tua risata in altalena, della voglia di imparare ad andare in bici. Ti riporta al mare in un giorno d’estate, ai castelli di sabbia, al sole sul tuo sorriso gioioso. Ti guardi a lungo negli occhi, la luce adesso trabocca, invade la stanza. Andrà tutto bene, tu meriti il sole. 

Il sorriso che hai disegnato sullo specchio arriva al cuore. Sei pronto. A ripartire da te.


Riparti da Te Stesso!
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