Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato
Buddha
Il modo in cui è strutturato il nostro cervello ci predispone alla ruminazione. Sai di avere un cinema privato sempre in funzione nella tua mente?
Le neuroscienze e le scienze cognitive hanno scoperto che il nostro cervello funziona così: di ogni stimolo esterno, parole, immagini, suoni, odori, sapori, crea una rappresentazione sul nostro schermo mentale e la qualità di quel film dipende dalle esperienze vissute, dai ricordi, dalle decisioni inconsce prese.
La maggior parte delle volte non siamo capaci di riconoscere la forma che abbiamo dato ai nostri pensieri o il modo in cui li abbiamo decodificati.
In ogni istante c’è un cicaleccio continuo nella nostra testa.
Jason Murdock, in un articolo di Newsweek, ha indicato il numero approssimativo dei pensieri che formuliamo ogni giorno: sono più di 6000!
Murdock scende ancora di più nello specifico, spiegando che il 95% di questi è composto esattamente dagli stessi pensieri del giorno prima.
Incredibile, non trovi?
Ma non finisce qui: circa l’80% è costituito da pensieri negativi.
Per definire tutto questo caos che si agita nella nostra testa, i buddhisti usano l’espressione “mente scimmia”.
Indice dell’articolo
La mente scimmia
I monaci buddhisti asseriscono che l’infelicità dell’uomo ha la sua causa nella confusione mentale, cioè nel continuo passare da un pensiero all’altro in modo frenetico, quasi compulsivo. Una situazione, questa, che dà origine al così detto overthinking, vero e proprio nemico della felicità, che contribuisce ad aumentare stress e ansia.
Per spiegare in che modo ciò accada, i monaci buddhisti ricorrono alla metafora della scimmia.
Secondo il buddhismo, la mente umana è come una scimmia che, senza alcun controllo, corre dappertutto, urla, vive nel caos, in uno stato di perenne confusione.
Sono molti i motivi che possono mandare la scimmia in corto circuito: ricordi traumatici, stress, preoccupazioni sul futuro, situazioni ansiogene. Il problema è che il chiacchiericcio incontrollato della scimmia può produrre una escalation di comportamenti disfunzionali, che alimentano a loro volta l’attività frenetica nella nostra mente.
Questo accade perché, secondo le neuroscienze, quando la scimmia si dimena, nel cervello si verifica uno squilibrio chimico, con una iper produzione di adrenalina.
La scimmia impartisce l’ordine di produrre enormi quantità di adrenalina, a prescindere dal reale fabbisogno del corpo.
Se non impariamo a controllarla, ci ritroveremo con una mente impazzita, sempre in movimento, incapace di concentrarsi su un unico pensiero o su un qualsiasi obiettivo.
Cosa possiamo fare?
Il primo passo da fare è cercare di spogliare la mente da ciò che la tormenta. Questo non vuol dire opporsi ai pensieri, al contrario: occorre prendersi ogni giorno pochi minuti per stare soli con sé stessi, respirare profondamente e lasciare che i pensieri scorrano. Con questa osservazione libera, potrai riconoscere i film negativi che ti proietti nella testa e sarai in grado di distinguere ciò che ti fa bene e ciò che nuoce alla tua vita.
I pensieri negativi, infatti, così come le convinzioni limitanti, sono più potenti quando li si lascia nell’ombra.
Per questo, ora dobbiamo accendere i riflettori su di loro.
Se sei cresciuto con figure di accudimento giudicanti, molto rigide, esigenti e poco accoglienti, o se hai vissuto relazioni disfunzionali con altalene emotive e svilimento, potresti aver alimentato tutta una serie di pensieri negativi su te stesso.
Magari ti sei sentito incapace, sbagliato, immeritevole, coltivando il senso di colpa e la convinzione di non poter essere amato. I continui litigi, la manipolazione subìta, il criticismo esagerato e la mancanza di supporto, possono aver dato vita a un film nella tua testa in cui tu sei destinato a vivere così: in apnea e senza il sole, con una scimmia impazzita nella mente che ti sabota di continuo.
Per questo è fondamentale scovare tutti i pensieri negativi che ti stanno bloccando e che ti impediscono di essere liberamente te stesso, per essere felice.
Incomincia a prendere ogni giorno pochi minuti per stare con te: rallentare il ritmo, anche solo per qualche istante, ti consentirà di creare spazio tra te e i tuoi pensieri.
Prova adesso. Sì, proprio ora.
Chiudi gli occhi, respira e osserva i tuoi pensieri. Come se fossi uno spettatore e non il regista dei film che proietti nella tua testa. Lascia che il chiacchiericcio ti porti in giro: la spesa da fare, l’ultima lite, la cena da preparare, l’auto da pulire…
Lascia che la scimmia si agiti senza farti trascinare via. Osservala. Respira.
In questo modo la scimmia si calmerà, perché non avrà più carburante, e tu potrai scoprire la qualità dei tuoi pensieri.
Questo primo passo è fondamentale e sono certa che ti servirà, d’ora in poi, per connetterti con te stesso e diventare più consapevole.
Ci sono diverse strategie che possono aiutarti a evitare l’overthinking, una volta divenuto consapevole di cosa accade nella tua mente, e se senti di aver bisogno di una figura professionale che ti guidi, non esitare a chiedere aiuto
Libera la Tua Mente e Trova il Tuo Valore
Se senti che il chiacchiericcio mentale ti sta bloccando e vuoi finalmente ritrovare il tuo equilibrio interiore, è il momento di agire.
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Rallenta, respira e ritrova la tua serenità. Il cambiamento inizia ora.