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La Donna Nemesi e il narcisista

“Ho imparato a bastare a me stessa. Un passo alla volta.
Ci ho messo tempo: ho lottato, mendicato, atteso, recriminato, pianto tutte le mie lacrime.
Adesso non mi aspetto niente. Non mi soffermo dove il mio cuore non può restare: senza il rancore che sporca, senza la paura di restare da sola, senza i rimorsi che bloccano. Non ho tempo né voglia di combattere inutili battaglie, di pacificare demoni che non mi appartengono.
Ho la mia strada da percorrere. E so bastare a me stessa.”

— Margherita Roncone

C’è una figura che attraversa miti, leggende e relazioni moderne. Una donna che incarna la forza del risveglio, il fuoco della sfida, ma anche l’ombra del risentimento e della vendetta. 

È la donna nemesi, quella che entra nella vita del narcisista non per caso, ma come inevitabile incontro Karmico tra due ferite che si riconoscono a pelle.

Indice dell’articolo

Un Archetipo antico

Nella mitologia greca, Nemesi era la dea della giustizia retributiva, colei che riportava equilibrio là dove l’arroganza degli uomini aveva osato sfidare l’ordine naturale delle cose. Non era malvagia, era necessaria. Compariva quando l’ego umano superava il limite, per ricordare che tutto ha un prezzo.

Nel contesto delle relazioni umane, questa energia prende corpo nella donna che arriva a mettere in crisi l’immagine idealizzata che ha di sé stesso il narcisista. È la sua antitesi perfetta: dove lui cerca ammirazione, lei riflette verità; dove lui costruisce maschere, lei le frantuma; dove lui manipola, lei smaschera, spesso senza neanche volerlo.

La nemesi è, però, un archetipo complesso, che può essere animato da ferite profonde. 

È la donna che ha conosciuto l’umiliazione, l’abbandono, la svalutazione. E ora, nel suo bisogno di riscatto, entra nella danza con l’uomo narcisista per riportare simbolicamente equilibrio. Non in lui, ma dentro sé stessa. 

L’incontro tra la Nemesi e il Narcisista

Quando la donna nemesi incontra una persona narcisista, l’alchimia è potente. Non si tratta di un colpo di fulmine romantico, ma di un richiamo più profondo, viscerale. Dapprima lei lo affascina perché sembra sottomettersi, perché è premurosa e attenta nella sua autenticità; d’altro canto lui la attrae perché incarna quella sicurezza illusoria che promette amore e riconoscimento.

Ma a un certo punto, e non senza sofferenza, i ruoli si invertono. Il narcisista inizia a sentire che il suo potere su di lei non è assoluto. Lei smette di adularlo, non lo segue più docilmente, anzi, lo sfida, lo contraddice, lo smaschera, lo espone.

La donna nemesi reagisce al tentativo di essere schiacciata rispondendo spesso con la stessa moneta del narcisista, ma lo fa con intelligenza emotiva e una maggiore capacità strategica.

Le strategie della Donna Nemesi

La donna che si trasforma in nemesi di un narcisista spesso agisce (o reagisce) attraverso una serie di strategie, che possono variare a seconda della sua personalità, delle ferite subite e della sua consapevolezza della dinamica narcisistica.

Alcune di queste strategie sono:

  • Stabilire confini invalicabili.

Dopo essere stata vittima della mancanza di rispetto e dei continui soprusi del narcisista, la donna nemesi impara a erigere solide mura. Dice “no” senza esitazione, non si lascia manipolare dai sensi di colpa e protegge il suo tempo e le sue energie con fermezza.

  • Svelare la vera natura del narcisista.

La donna nemesi, avendo sperimentato sulla propria pelle le manipolazioni e le falsità del narcisista, può decidere di smascherarlo di fronte agli altri. Condividere le proprie esperienze, evidenziare i tratti tipici e incongruenti del narcisista per mostrare il suo vero volto può minare l’immagine a cui lui tiene e che lo nutre.

  • Ignorare e togliere attenzione.

Per un narcisista, l’attenzione è un nutrimento vitale. La donna nemesi può strategicamente ritirare la sua attenzione, ignorando i tentativi di provocazione, le richieste di validazione, le prove di forza e di potere. Questa indifferenza lo priva della sua fonte di energia e lo fa sentire invisibile e insignificante.

  • Raggiungere il successo e la felicità.

Una delle più potenti “vendette” per una donna nemesi è ricostruire la propria vita e prosperare. Raggiungere la felicità, il successo personale e creare una rete sociale positiva e sana, può essere un duro colpo per il narcisista, che spesso si aspetta di vedere la sua vittima soffrire e rimpiangerlo.

  • Usare la comunicazione assertiva.

Invece di reagire con rabbia o sottomissione, la donna nemesi comunica in modo chiaro, diretto e fermo, senza lasciarsi trascinare in discussioni sterili o manipolative. Questa assertività disarma il narcisista, abituato a dinamiche di potere sbilanciate.

La dinamica tra la donna nemesi e il narcisista è complessa e dolorosa. La donna che si trasforma in nemesi non agisce necessariamente per un desiderio di vendetta, ma piuttosto per un innato bisogno di autoprotezione e di riappropriazione della propria vita. Le sue strategie, che spaziano dalla definizione di confini all’indifferenza, mirano a neutralizzare il potere manipolatorio del narcisista e a ristabilire un equilibrio. 

Il risveglio della Donna Nemesi

Diventare la nemesi di qualcuno non è sempre una scelta. A volte è una chiamata dell’anima: a dire no, a porre un limite, a farsi voce di ciò che non è tollerabile e non si vuole più subire. 

È un richiamo a riprendersi la propria vita per diventare esempio nella vita di altre donne, per sostenere chi è più fragile, mostrare la strada quando qualcuna si è persa, denunciare comportamenti che l’ingenuità, o il bisogno di essere amate, spingono a sottovalutare. 

Quando riconosce le proprie ferite, quando cessa di combattere per ottenere amore e incomincia a offrirlo a sé stessa, quando sottrae il proprio cuore dalle mani di chi lo svilisce, allora si riappropria di tutto il suo potere. 

Perché la vera forza della donna nemesi non sta nel vendicarsi, né nel vincere. Sta nel risvegliarsi.

La sua forza sta nella crescita, nel ritrovato amore per sé stessa. 

Allora la nemesi diventa guaritrice. 

Non punisce, non distrugge. 

Rivela. Illumina. Libera. 


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