Che pace che dà.
Sapere che non sono io quella sbagliata,
anche se tu hai cercato di farmi sentire così.
Saziare da me il mio bisogno di appartenenza, alimentato dal tuo menefreghismo.
Sentire che posso far pace con le mie mancanze;
che non sono responsabile dei tuoi demoni.
Poterti lasciar andare:
le aspettative inutili, le bugie infami, la fame insaziabile.
Che pace che dà.
Occuparmi di me, non nascondermi,
non sentirmi inetta, non normalizzare la tua vacuità, smettere di essere invisibile.
Finalmente vivere.
E amare.
Oltremisura chi abita il mio cuore,
in stanze sicure e certe.
Che pace che dà.
Non fare la guerra.
Sapere che è inutile combattere col niente.
E poi,
sbracciarsi
al sole.
Margherita Roncone