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Il punto in cui sei
La vita spesso ci mette alla prova: ci sentiamo sopraffatti da doveri, compiti e responsabilità; i nostri demoni interiori sono sempre pronti a sbucare dagli armadi in cui tentiamo di nasconderli.
La risposta che, quasi in automatico, tendiamo a dare a questo stato di allerta, è la fuga. E ognuno di noi ha il suo personale modo di fuggire, per evitare di fermarsi e riflettere su ciò che sta vivendo. Qualcuno sarà portato a riempirsi la giornata di impegni, in modo da stancarsi a tal punto da desiderare soltanto un buon sonno; qualcun altro cercherà di evadere attraverso i social o l’attaccamento alla serie tv di turno; c’è chi preferisce lamentarsi e subire ciò che prova, pensando che tanto è così che deve andare; e magari chi proverà a costruirsi un paradiso artificiale, attraverso l’uso di sostanze o alcol, o relazioni usa e getta che non hanno il tempo di complicarsi.
Tu a che punto sei? Ti sei mai domandato se ciò che stai vivendo corrisponde a ciò che sceglieresti di vivere? Ti stai accontentando di un’esistenza che non ti soddisfa e spesso ti fa sentire vuoto? Stai fuggendo da te stesso?
Fermati con me, adesso. Chiediti come stai. Fallo con l’attenzione e la curiosità di chi si vuol bene. Perché è da qui che dobbiamo partire: se la tua vita non ti piace, se sei scomodo nella tua stessa pelle, se a volte, troppo spesso, ti senti in trappola e non vedi una via d’uscita, hai bisogno di ritornare a te stesso. Per imparare ad amarti.

Impara ad armarti
Per imparare a volersi bene, è necessario prima imparare ad armarsi. Contro chi o contro cosa? Ti sembrerà non avere senso, eppure è necessario armarsi innanzi tutto contro se stessi.
Contro le abitudini nelle quali ti nascondi.
Certo, è facile inserire il pilota automatico e continuare a fare le stesse cose, a ripetere le stesse azioni. In questo modo tutto è già conosciuto e gli imprevisti sono tenuti fuori dalla porta. Ma è anche il modo più facile per appiattire la vita e trasformarla in mera esistenza. La paura di affrontare piccoli e grandi cambiamenti ci porta spesso a chiuderci in abitudini che magari neanche ci piacciono.
Allora incomincia ad armarti contro la routine, contro ciò che pensi di dover fare ma ti rende triste, nervoso, apatico. Come? Inserisci piccoli gesti, piccole nuove attenzioni per te stesso durante la giornata: un momento di sana solitudine, un caffè con un amico, un tratto di strada che non hai mai percorso per raggiungere l’ufficio. Apriti alla meraviglia.
Contro la resistenza al cambiamento e le lamentele sterili.
Che sogno inseguiresti se fossi convinto di poterlo realizzare? Quante cose cercheresti di fare se non fossi bloccato dalla paura del fallimento? Tutto incomincia nella tua testa. Se ti convinci di non meritare una vita piena, di non essere capace di muovere i primi passi per ottenerla, ecco che ti chiudi nella rassegnazione e la conseguenza automatica è lamentarsi, pensando che nulla possa essere cambiato.
Il mondo è pieno di persone insoddisfatte della propria vita, che comunque continuano, giorno dopo giorno, ad agire nello stesso modo, a pensare allo stesso modo, per poi stupirsi di continuare a ottenere gli stessi risultati negativi, o di non essere mai neanche lontanamente vicini alla serenità. Armati contro te stesso quando pensi di non poter cambiare la tua vita, incominciando dalle più piccole cose, incominciando a pensare che TU PUOI.
Contro le maschere e i ruoli imposti.
Probabilmente fino ad ora hai avuto di te stesso un’immagine basata su ciò che gli altri pensano di te e, prima ancora, su ciò che i tuoi genitori hanno voluto per te o hanno creduto che tu fossi. E tu hai finito per crederci. È arrivato il momento di ri-conoscerti. Chi sei TU davvero? Quali sono i TUOI sogni? In cosa credi, cosa ti fa brillare gli occhi e invece che cosa ti spegne?
Armati contro le maschere che hai indossato, le idee preconcette su te stesso che hai finito per indossare, renditi LIBERO. Perché se non impari a conoscerti, se non diventi protagonista della tua vita, non potrai raggiungere i tuoi obiettivi, o realizzare una semplice felicità nella tua vita quotidiana.

Impara ad amarti
Quando scegli di metterti in gioco armandoti contro ciò che nella tua vita non funziona, sei pronto ad incominciare la storia d’amore più bella che esista: quella con te stesso.
La prima cosa che succederà, sarà una nuova consapevolezza. Incomincerai a percepire te stesso in modo nuovo, perché sarai capace di ascoltarti e di riconoscerti.
È ciò che accade quando riporti l’attenzione sul tuo cuore, sui tuoi pensieri, sul tuo respiro. Ciò che agirai nella tua vita non sarà più la diretta conseguenza di gesti meccanici, di doveri e abitudini: tu puoi vivere una vita concentrata, positiva e in equilibrio con la persona che sei veramente nel profondo.
Questa consapevolezza ti aprirà ad una maggiore comprensione, ad accettarti e accoglierti.
Volersi bene vuol dire riconoscere i propri limiti senza giudicarli, sapendo di poter cambiare ciò che non funziona, con un atteggiamento benevolo, con gentilezza verso noi stessi. Non hai bisogno di essere o di sembrare perfetto, è nelle imperfezioni che si nasconde l’unicità. Così come è negli errori che si cela il potenziale per un cambiamento efficace.
Datti il permesso di sbagliare, perché soltanto così potrai sapere cosa conta davvero per te, cosa vale la pena di una lotta e di un percorso in salita. E perché, cadendo, potrai scoprire nuove risorse che ti permetteranno di raggiungere i tuoi obiettivi.
Volersi bene vuol dire prendersi cura di sè, imparando anche a dire di NO. Quando incominci ad amarti, apprendi una sana assertività, perché sai rispettare il tuo modo di pensare e sai esprimerlo con la serenità di chi è in pace con se stesso. Non hai bisogno di compiacere gli altri, né di forzarti in relazioni disfunzionali: sai dare valore al tuo tempo e riesci a metterti al centro del tuo mondo.
Spesso l’amore per se stessi viene confuso con l’egoismo. Ma la persona egoista in realtà non si ama affatto, non è in connessione con la sua parte profonda: vive nella paura di non riuscire ad ottenere qualcosa dagli altri, perché non sa colmare il vuoto che ha dentro.
Volersi bene vuol dire sentirsi grati per ciò che si è: un puzzle complicato e incompleto, da creare un momento alla volta, con un respiro e poi un altro. Un puzzle tutto da inventare, composto da infiniti pezzi di meraviglia.
Margherita Roncone