“Se pianifichi di essere meno di quanto sei capace di essere, ti avverto che sarai profondamente infelice per il resto della tua vita.”
Abraham Maslow
L’autostima è il giudizio di valore globale che un individuo attribuisce a sé stesso. Se ne parla tanto, probabilmente perché risulta difficile riuscire a trovare un equilibrio tra la poca e la troppa autostima. Questo stato di equilibrio, infatti, richiede una grande conoscenza delle proprie caratteristiche e un sano atteggiamento di valutazione delle medesime.
Partiamo quindi con il dire cosa l’autostima non è:
- Non è concentrarsi unicamente sui propri successi e sbandierarli per apparire migliori.
- Non è considerarsi un gradino sopra gli altri, in qualsiasi campo.
- Non è misurare il proprio valore in base al raggiungimento di un obiettivo, soprattutto confrontandosi con i fallimenti altrui
- Non è l’atteggiamento di overconfidence, ossia l’eccessiva sicurezza nelle proprie capacità e conoscenze.
Chiarito tutto ciò che non rientra in una sana autostima, vediamo cosa invece può aiutarci a costruire un equilibrato e sano giudizio di valore su sé stessi.
Indice
Autostima
L’autostima, dunque, è una stima, una valutazione che si fa di sé stessi, un giudizio che parte dalla domanda: “Cosa penso di me?”
Ci sono tre elementi fondamentali che ricorrono costantemente in tutte le definizioni di autostima:
- La presenza nell’individuo di un sistema che consente di auto osservarsi e quindi conoscersi.
- L’aspetto valutativo che consente un giudizio su sé stessi
- L’aspetto affettivo che permette di valutare in modo positivo o negativo tutti gli elementi.
Solitamente la scarsa autostima deriva da un gap che si crea tra ciò che siamo (sé reale), ciò che vorremmo essere (sé ideale), ciò che pensiamo di dover essere (sé normativo). Quanto più questo divario è profondo, tanto più si incomincia a ruminare negativamente sul proprio valore.
Nathaniel Branden individua alcuni specifici atteggiamenti personali che possono contribuire a rafforzare l’auto valutazione:
- Consapevolezza: conosci te stesso, in modo da rendere più realistico il sé ideale e meno pressante il sé normativo.
- Autoaccettazione: accogli i difetti senza che questi compromettano la visione positiva di te stesso
- Responsabilità delle proprie scelte: coltiva la capacità di rispondere in modo adeguato agli eventi, con scelte ponderate
- Autoaffermazione: esprimi e difendi il tuo mondo, in modo efficace e rispettoso di te e degli altri
- Progettualità e azione: poniti obiettivi chiari e impegnati con piccoli passi per raggiungerli
- Coerenza con i principi: fai in modo che ci sia corrispondenza tra i valori che ti appartengono e i tuoi comportamenti.
Per incominciare a misurare la tua autostima ti propongo alcune domande:
- Cosa pensi di te?
- Come affronti i tuoi errori?
- Quanto spesso confronti i tuoi successi/insuccessi con gli altri?
Autoefficacia
Se l’autostima è una valutazione del proprio valore, l’autoefficacia è la percezione della propria competenza nei confronti di un’attività o di un ruolo. Sono concetti simili, eppure molto diversi tra loro. Mentre l’autostima risponde alla domanda: “Quanto valgo?” e ha a che fare con la tua essenza, l’autoefficacia risponde alla domanda: “Quanto sono capace?”
Albert Bandura, psicologo, definisce così l’autoefficacia: la convinzione circa la propria capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati.
Quindi, mentre l’autostima dovrebbe essere stabile e incondizionata, perché riguarda il nostro valore come persone, nella nostra essenza più profonda, l’autoefficacia può essere variabile e condizionata, perché dipende dalle convinzioni che ci creiamo sulla capacità specifica di riuscire o meno a fare una determinata cosa. Va da sé che più la nostra autostima è stabile e sana, più cambieremo il segno alle nostre convinzioni, da limitanti in potenzianti, più ci sentiremo capaci di raggiungere un risultato.
Autostima e autoefficacia sono interconnesse, si influenzano a vicenda, ma è il valore che attribuiamo a noi stessi in quanto esseri umani a creare le basi per il successo nei diversi ambiti della vita. Quello che possiamo fare è scendere dentro noi stessi, spogliarci delle convinzioni riguardo a ciò che sappiamo o non sappiamo fare, delle sovrastrutture, delle critiche, svestirci di tutti i ruoli che “dobbiamo” interpretare, per darci fiducia. Per imparare ad amarci per quello che siamo: pura energia, luce, polvere di stelle nell’Universo.
10 passi per una sana autostima
“Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce sé stesso.”
Erich Fromm
Di seguito troverai 10 piccoli passi per migliorare la tua autostima, in modo che tu possa riconoscere il tuo valore profondo e darti il permesso di brillare.
- Sii te stesso. Impara a conoscerti con curiosità e benevolenza, con fiducia. I tuoi errori sono soltanto un modo per capire chi sei davvero e per diventare la migliore versione che puoi.
- Vivi nel qui e ora. Liberati dai sensi di colpa e dai rimpianti che appartengono al passato e dalle aspettative e i rinvii nel futuro. La tua autostima è legata al tuo presente.
- Dai più spazio al tuo corpo. Alleggerisci i tuoi schemi mentali, riportando l’attenzione sul corpo. Fai un po’ di attività fisica, una passeggiata nella natura: ti servirà a connetterti con il tuo respiro e a liberare gli accumuli di energia.
- Elimina tutti gli “Io sono fatto così”. Sbarazzati delle etichette che ti hanno affibbiato o nelle quali ti sei identificato. Non sei una cosa sola, sei infinite sfumature di vita. Tutte le volte che ti definisci ti chiudi in un angolo; tutte le volte che lasci che altri ti definiscano, consegni la tua essenza, che è libera e non ha confini.
- Riconosci la tua unicità. Sei una persona unica e nella tua stessa esistenza risiede il tuo valore.
- Smettila di paragonarti agli altri. La tua diversità è un dono: tu sei TU e questo fa di te pura meraviglia. Anche se gli altri ti sembrano perfetti, non è così, semplicemente perché nessuno lo è. È nella tua imperfezione che risiede la magia.
- Smettila di lamentarti. Perché quando lo fai attiri inevitabilmente energia negativa e sminuisci te stesso. Se anche può sembrarti che lamentandoti ottieni più attenzione su di te, in realtà stai attirando solo commiserazione e giudizi che ti impoveriscono.
- Concentrati sui tuoi successi. Ogni volta che ti senti incapace o credi di non riuscire, richiama alla mente qualche successo, anche piccolissimo. Rivivi la sensazione di soddisfazione e fiducia che hai provato in quel momento e alimenta il tuo cuore.
- Spezza le abitudini. Allarga la tua zona di comfort con piccoli cambiamenti, accogli la sensazione di dubbio e il timore che nascono quando ti cimenti in qualcosa di nuovo. Lascia andare le abitudini che non ti servono e prosegui verso i tuoi obiettivi.
- Considera che sei in viaggio. La felicità è un viaggio. L’autostima è un viaggio. Tu sei un meraviglioso viaggio da vivere un respiro alla volta, qui e ora. C’è un atteggiamento che ti sarà di aiuto, sempre: la gratitudine. Sii grato per le piccole cose che vivi lungo il percorso e per ciò che sei. Vai incontro a ciò che diventerai, con la curiosità e la leggerezza di chi sa volersi bene!