“Quando cresci, ti senti ripetere che il mondo va così e che devi semplicemente vivere la tua vita nel mondo, cercare di non andare a sbattere troppo forte contro i muri; cercare di crearti una bella famiglia, divertirti, risparmiare.
Ma è una vita molto limitata.
La tua vita può essere decisamente più ampia una volta che scopri un semplice fatto. E il fatto è questo: tutto ciò che ti circonda e che chiami vita è stato creato da persone non più in gamba di te. e tu puoi cambiarlo. Puoi influenzarlo. Una volta capito questo, non sarai più lo stesso.”
Steve Jobs
Quando qualcuno si rivolge a me nel counseling, per essere guidato nel processo di cambiamento e crescita verso il suo stato desiderato, una delle prime cose che gli chiedo di fare è cambiare ogni giorno qualcosa delle sue abitudini.
Piccole cose: il bar dove prende il caffè, l’armadietto in palestra, la mano con cui si pettina, il posto a tavola e così via. In questo modo, quel qualcuno, incomincia a darsi il permesso di cambiare: comunica al suo inconscio che è pronto ad allargare la sua mappa del mondo, a spostare i confini della sua zona di comfort.
Questo tema è trattato nel mio libro: Dieci passi per imparare ad aRmarti meglio.
Sei pronto a cambiare le tue abitudini?
Indice dell’articolo
Il recinto
La definizione di comfort zone su Wikipedia è: “Una condizione mentale nella quale una persona prova un senso di familiarità, si sente a suo agio e nel pieno controllo della situazione, senza sperimentare alcuna forma di stress e ansia”.
Un recinto in pratica.
Per qualcuno abbastanza comodo e spazioso, per qualcun altro piccolo e stretto, ma comunque un luogo in cui abitudini e controllo fanno sentire al sicuro.
Non che non accada nulla nella zona di comfort: c’è tutta quella parte di vita a cui siamo abituati. Il che vuol dire che inseriamo il pilota automatico e tendiamo a ripetere le stesse azioni: scegliamo lo stesso armadietto in palestra, la stessa marca di cereali, la stessa strada per andare al lavoro e lo stesso posto per parcheggiare l’automobile.
Ancora di più: restiamo accanto alla stessa persona, anche se quella relazione ci fa soffrire; continuiamo a svolgere lo stesso lavoro, anche se ci fa sentire spenti e frustrati; teniamo in piedi rapporti di amicizia vuoti e senza sostanza, anche quando vorremmo cambiare aria e magari vita.
Perché?
Perché è più semplice inserire il pilota automatico e accontentarsi di ciò che c’è, piuttosto che fare qualcosa di nuovo, mettendoci in gioco.
Certo, pensare di stravolgere completamente abitudini e ritmi quotidiani non è facile e, a volte, neanche opportuno. Ecco perché, a mio parere, è importante che tu cominci ad allargare la tua zona di comfort piuttosto che abbandonarla; in modo da prepararti, un po’ alla volta, a fare delle scelte consapevoli più significative, in direzione della felicità che meriti.
Infatti, è ampliando gradualmente questa base di partenza, il tuo recinto, lì dove ci sono le abitudini, i tuoi limiti, il bisogno di controllare tutto, ma anche i tuoi punti di forza, risorse inutilizzate, talenti da scoprire, che puoi incominciare a esplorare il mondo fuori, mettendoti in gioco, un respiro alla volta.
Cosa farai oggi per allargare il tuo recinto?
Lo stress
Se hai vissuto fino ad ora pensando che avere un lavoro sicuro ti renda una persona completa, ma poi è proprio il tuo lavoro a logorarti, evidentemente non stai facendo ciò che la tua vita ha in mente per te, non stai realizzando i tuoi talenti, ma ti stai accontentando di un recinto troppo stretto.
Dovrai fare una scelta. Dovrai renderti consapevole del fatto che stai sprecando il tuo tempo e rischi di ammalarti, perché tutta l’insoddisfazione che provi si traduce in energia tossica che, prima o poi, ti presenterà il conto. Allora, un passo alla volta, puoi allargare quel recinto.
Probabilmente da principio avrai paura e accumulerai stress.
Ma forse non sai che lo stress può trasformarsi nel tuo miglior alleato.
Certo, il modello che ti propone la società oggi è quello dello “stare bene a ogni costo e sempre”, del tenere alla larga i vissuti più scomodi e ingombranti; per questo preferiamo rimanere nei nostri recinti, dove possiamo controllare tutto e evitare o, almeno, contenere lo stress.
Ma è davvero questo il senso dello “stare bene”? È davvero questa la strada che ci porta a crescere e migliorare? Oppure imparare ad ascoltare quelle parti di te che temi di più, quelle parti che ti spingono fuori dal recinto, può essere la strada per avere una vita che sia davvero TUA e ti permetta di realizzare te stesso?
Lo stress può essere il segno che stai andando incontro a una vita piena di significato, nella quale quello che fai non è accontentarti, ma mettere in gioco il cuore: può diventare energia per affrontare i tuoi impegni e le nuove sfide. Questo non vuol dire caricarsi di tensione eccessiva, ma piuttosto incominciare a pensare che lo stress è un indicatore della nostra paura e che possiamo utilizzarlo, anziché combatterlo.
La capacità di gestire con efficacia le nuove situazioni, di per sé potenzialmente stressanti, ovviamente non è uguale per tutti, ma è legata all’attitudine di produrre efficaci strategie di risposta.
Tali strategie, definite coping, comprendono l’insieme delle azioni, di tipo cognitivo e comportamentale, messe in atto dal soggetto per fronteggiare l’impatto negativo dell’evento percepito come stressante. Strategie di risposta che sono il risultato della storia personale e delle caratteristiche di ciascuno di noi.
Certamente ognuno ha il suo storico e i suoi tempi di elaborazione-consapevolezza-attivazione. In questo processo, può essere di grande aiuto il coaching.
Il coach, infatti, può aiutare a mobilitare le risorse che ogni persona ha in sé, per utilizzare lo stress come carburante e portarsi alla situazione desiderata, anche se temuta. Lo stress è la nostra risposta quando in gioco c’è qualcosa che ci interessa davvero.
E tu, sei pronto a stressarti per essere felice?
Entusiasmo e curiosità per delirare
Ciò che ti serve, per incominciare, sono entusiasmo e curiosità. Queste due paroline sono le chiavi per allargare la tua zona di comfort e usare lo stress come carburante energetico.
Perché solo così puoi spingerti oltre il piattume delle abitudini, la paura di fallire, la necessità di avere tutto sotto controllo, il pilota automatico. Prova a usare questi due ingredienti, entusiasmo e curiosità, e vedi cosa accade.
Magari da principio facendo le stesse cose di sempre: il caffè al mattino, la spesa quotidiana, il servizio taxi per i figli e i loro impegni, il pranzo da preparare, il lavoro, la palestra.
Ma con un atteggiamento diverso, che ti spinga a cercare nelle solite cose un quid in più, che ti aiuti poi a cambiare il tuo modo di vivere a partire dalla quotidianità: il caffè magari con un amico, una strada diversa per accompagnare i figli, una nuova ricetta, un allenamento più stimolante.
Partendo da ciò che conosci così bene, dal tuo recinto, puoi allargare la tua mappa del mondo con curiosità e entusiasmo, per scoprire nuovi talenti, altri punti di forza, slancio e passione. Per iniziare a vivere pienamente.
La vita ha inizio nel tuo giardino, lì dove hai coltivato certezze, ma anche abitudini e paure che lo hanno invaso come gramigna. A volte non è possibile, o non è funzionale, chiudere il cancello alle tue spalle e andare.
Ciò che puoi fare è spostare il recinto un po’ più in là, per accogliere una nuova zona da coltivare, una nuova siepe, una pianta dal nome esotico di cui ignoravi l’esistenza. Puoi rimuovere parte della gramigna e potare i rami secchi, chiedendoti se le abitudini in cui ti sei rifugiato ti servono davvero, o se invece ti stanno limitando.
Puoi imparare a delirare. Amo questa parola e il potere che ha nella sua accezione più pura. Imparare a delirare vuol dire imparare a uscire dai confini, incominciando con il desiderio di farlo.
E ti immagino.
In piedi nel tuo giardino, tra piante coltivate con cura, arbusti e tracce di gramigna, mentre lasci spaziare lo sguardo. Con il cuore desideri ciò che vedi al di là, anche se ne hai paura.
Il desiderio cresce, portando con sé curiosità e nuovo entusiasmo; e allora tu scegli di delirare e finalmente esci dai limiti che ti sei imposto.
Allora fai un passo e un altro ancora, pronto a scoprire davvero chi sei e cosa vuoi dalla vita!