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La sindrome da abuso narcisistico

La sindrome da abuso narcisistico descrive l’insieme di sintomi psicologici e fisici che si manifestano in chi è in relazione con un individuo affetto da disturbo narcisistico di personalità e viene esposto ad un abuso emotivo da parte di quest’ultimo. 

Ciò che contraddistingue questa forma di abuso è il senso di diritto con cui vengono posti in atto i comportamenti abusanti da parte del narcisista, la mancanza di empatia, il bisogno di potere, la manipolazione utilizzata per controllare e rendere dipendente il partner.

Il narcisismo è una problematica molto diffusa e presente nella società contemporanea, incentrata sull’apparire e sul successo a ogni costo. Come sottolinea Lowen, il narcisismo può essere visto come una perdita di valori umani: viene a mancare l’interesse per l’ambiente, la qualità della vita, per i propri simili.

In ambito relazionale oggi si ha la possibilità di instaurare un gran numero di relazioni, soprattutto virtuali, per l’ampia gamma di social presenti sul mercato, ma anche per le tante attività in cui finiamo per essere giornalmente coinvolti.

Ma come sono queste relazioni?

Nella maggior parte dei casi superficiali, di cartapesta, in cui si interpreta un ruolo che non favorisce l’incontro autentico fra i Sé.

Questa cultura esprime una spaccatura tra l’essere e il sembrare e in questa crepa si insinuano le depressioni, il senso di vuoto, la paura di non essere abbastanza, si crea un forte scollamento tra la realtà interna dell’individuo e quella esterna.

In questo scenario si insinua il disturbo narcisistico di personalità, che ha bisogno di alimentare un ego smisurato e grandioso, in una totale mancanza di vera empatia.

Il Narcisista non conosce il proprio vero Sé, non è in contatto con la sua vera natura, ma si riconosce e si identifica totalmente con la sua identità sociale, con il personaggio, con l’idea di perfezione che ha di sé stesso e che in realtà maschera un bambino fragile e sofferente.

Come un vampiro, succhia tutta l’energia da chi sceglie come propria vittima, in un legame di co-dipendenza che, per quest’ultima, ha delle gravi conseguenze sul piano psicofisico e sociale. Scendiamo nei dettagli della sindrome da abuso narcisistico.

Indice dell’articolo

La trappola

La relazione con un narcisista incomincia sempre con una seduzione basata sul romanticismo. È la fase del love bombing, che consiste in una serie di comportamenti seduttivi, gesti, attenzioni, parole con cui la vittima viene letteralmente bombardata.

Protezione, presenza, amorevolezza abbindolano la vittima, facendola sentire speciale, unica, in una simbiosi ideale. 

Il narcisista ha una grande capacità camaleontica e riesce a ottenere la fiducia e la dedizione della vittima con il suo atteggiamento seduttivo. Quando però ha ormai in pugno la situazione, ecco che passa ad un atteggiamento distruttivo.

Questo passaggio lascia il co-dipendente confuso, disorientato, in balìa di frustrazione e sensi di colpa.

Federica, una donna di 32 anni, conosce Simone durante una cena di lavoro. Era stata assunta da poco presso uno studio di avvocati e si sentiva la meno capace, l’ultima arrivata. Per questo, quando Simone, uno dei soci fondatori, le rivolge tante attenzioni, si sente speciale, importante.

Incominciano a frequentarsi e lei è attratta dal suo aspetto affascinante, dai suoi modi seduttivi, dalle premure che le mostra. Si sposano di lì a poco e la situazione ben presto cambia. Simone incomincia a rivolgerle battute sarcastiche sulla qualità del suo lavoro, fino a criticarla apertamente in pubblico.

A casa sottolinea le sue mancanze, diventa svalutante e astioso. Quando Federica rimane incinta, lascia il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla crescita del loro bambino, rendendosi sempre più dipendente dalla relazione malata.

Esposta a critiche continue e a svalutazioni, si sente sempre più inadeguata, alimenta un senso di fallimento e di vergogna che la portano a isolarsi sempre di più.

Chi è la vittima

Il narcisista non sceglie le sue vittime a caso. Si tratta sempre di persone molto empatiche, brillanti o comunque che riscuotono una certa approvazione sociale, accudenti, solari, con una ingenuità di fondo.

Ciò che il narcisista subodora, però, è soprattutto una svalutazione interna che la vittima fa di sé stessa. In questo modo il suo potere seduttivo può avere la sua massima efficacia: viene visto come il principe azzurro, l’uomo ideale che ha posato lo sguardo su chi si sente inadeguata, insicura, che vacilla sotto il peso di profondi vuoti affettivi.

Le arti seduttive mostrate dal narcisista, però, non sono un reale tentativo di raggiungere l’altro per instaurare una relazione autentica, gli servono unicamente per soddisfare il suo bisogno di essere perfetto e ammirato, la vittima è semplicemente un oggetto.

Chi subisce un abuso narcisistico è molto probabile che lo abbia subìto in passato, crescendo in un contesto relazionale di assenza di empatia e di mancata reciprocità e sviluppando un attaccamento insicuro e disorganizzato.

La vittima nasconde quasi sempre una ferita dovuta ad una grande deprivazione e umiliazione rispetto al suo bisogno di essere vista, accolta, accudita ed emotivamente rassicurata.

La sua ferita la porta a sentirsi esclusa, invisibile agli occhi degli altri, alla ricerca di continue conferme e, per questo, la spinge a essere più accudente, a sentirsi responsabile delle situazioni che vive, ad adattarsi al comportamento del suo carnefice.

Federica è cresciuta in una famiglia molto rigida, in cui non c’era spazio per il dialogo. Quando da bambina faceva troppe domande le veniva detto di stare zitta, perché non capiva niente. Non poteva esprimere le sue emozioni, perché non veniva ascoltata, accolta, validata.

Diventata adulta ha sentito di non avere il suo spazio, di non essere abbastanza, per questo si colpevolizza nella relazione con Simone e comincia a compiacerlo, nella speranza di non farlo arrabbiare.

In questo modo, però, finisce per confermare quel senso di inadeguatezza storico, la convinzione di non capire niente.

Sintomi della sindrome

Le caratteristiche dell’abuso narcisistico includono la svalutazione, la critica continua e costante, il rifiuto, il silenzio oppositivo, la manipolazione in tutte le sue forme e il controllo. Si realizza con modalità subdole, perché nascoste, e sempre più pervasive.

Per la vittima è difficile riconoscere ciò che sta accadendo e rispondere in modo adeguato e funzionale. Anche quando sviluppa i sintomi della sindrome da abuso narcisistico, spesso non è consapevole che sono la conseguenza di ciò che subisce all’interno della relazione, ma, almeno in un primo momento, li attribuisce ad un’altra causa, mettendo in discussione sé stessa.

Per questo è importante fare chiarezza sull’argomento, in modo che chi sta subendo l’abuso lo riconosca e si metta in salvo, riguadagni sé stesso e si incammini verso il proprio benessere.

I sintomi dell’abuso narcisistico possono variare da persona a persona, ma possiamo individuarne alcuni che sono comuni a tutte le vittime.

  • Sensazione schiacciante di impotenza, senso di inutilità.
  • Difficoltà cognitive.
  • Ipervigilanza, ansia e agitazione.
  • Sbalzi umorali, senso di vergogna, autoaccusa e colpa.
  • Disconnessione con il mondo esterno e senso di isolamento.
  • Senso di perdita del sé e dissociazione.
  • Bassa energia, senso di stanchezza perenne che porta a una scarsa funzionalità in tutti gli ambiti della vita.
  • Insonnia.
  • Mancanza di concentrazione.
  • Perdita di memoria.
  • Sintomi psicosomatici come mal di testa, disturbi gastrointestinali, orticaria, cistiti ricorrenti.
  • Disturbi alimentari.
  • Depressione.

Tutti questi sintomi rappresentano il tentativo della vittima di tenere insieme i pezzi nei quali l’abuso narcisistico l’ha frammentata, la risposta alla continua esperienza di abbandono e alla riconosciuta impossibilità di dare una spiegazione a livello cognitivo, nel tentativo di razionalizzare qualcosa di profondamente malato.

Se riconosci alcuni di questi sintomi, non esitare a chiedere aiuto, rivolgiti ad un professionista.

Ricorda: se diagnosticata e opportunamente rielaborata, la tua esperienza di abuso narcisistico può avere un senso iniziatico e di maturazione nella psiche, può permetterti di guarire dalle antiche ferite, per riappropriarti della tua vera essenza e diventare libero.


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