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Ognuno ama con le ferite che ha

“Ho imparato da me. Che la misura dell’amore non è il possesso, ma il desiderio che l’altro diventi sé stesso. Che se non tieni ben a mente e a cuore chi sei, l’amore diventa una prigione e ogni momento vissuto ti allontana da ciò che puoi diventare: è soltanto sabbia negli occhi e tra le mani”.

Margherita Roncone


Esploriamo l’universo dell’amore, focalizzandoci sul soggetto che ama e non, questa volta, sul destinatario del sentimento. Perché? Parlare d’amore significa fare i conti con la propria affettività, guardare le proprie ferite interiori, ascoltarsi, comprendersi per diventare la propria base sicura, la corda più solida a cui aggrapparsi, la casa in cui sentirsi protetti e cercare riparo.

È l’assenza di amore per sé stessi a generare o a mantenere in vita bisogni inconsci insoddisfatti e ad aprire le porte alle relazioni tossiche, disfunzionali.

Pensaci: mentre tutti vanno o tornano, quando ti senti solo, quando stai lì a sperare, fino a implorare, che qualcuno ti veda e ti capisca, l’unico che resta sempre sei TU.

Allora partiamo da te, per restare con te. In modo che tu possa scegliere la persona giusta da avere al tuo fianco.


Linda era una bambina vivace. Unica figlia di una coppia di genitori avanti con l’età era il frutto del loro volersi sistemare dopo una serie di delusioni. Molto impegnati nel lavoro, pur avendola desiderata, perdevano spesso la pazienza con lei, a causa della sua vivacità. Accadeva spesso che, quando Linda incalzava per fare qualcosa o per ottenere l’ennesimo gioco, cercando di avere l’ultima parola, sua madre si infuriasse e le urlasse: “Maledetto il giorno in cui sei nata”. 

Era come una fucilata nel cuore della bambina, ogni volta. Ma, non potendo smettere di amare sua madre, col tempo Linda si è adattata all’immagine che lei desiderava: è diventata remissiva, condiscendente, affamata di validazione e conferme.

Federico è il secondogenito in una famiglia poco presente, cresciuto dalla nonna che ha un carattere docile, pacato, accudente. Gli viene concesso tutto e sente di poter ottenere tutto ciò che desidera. Non tollera la frustrazione, non essendo abituato a limiti e regole e, quando i suoi genitori cercano di imporle, ha scatti di rabbia violenti. Impara presto a mentire per ottenere da loro ciò che vuole, evitando gli scontri. Cresce nella venerazione e si aspetta che tutti lo accontentino sempre.

Indice dell’articolo

Stili di attaccamento e mappe relazionali

Tutto ciò che sai oggi dell’amore lo hai appreso nei tuoi primi anni di vita, nella relazione con le figure di accudimento. 

Il loro modo di relazionarsi con te, di reagire ai tuoi bisogni e di comunicare con te, hanno formato l’idea che hai dell’amore e le convinzioni su come debba essere un rapporto.

Il tuo cuore bambino ha assorbito ogni parola, ogni gesto, ogni dettaglio del modo in cui sei stato trattato e, inconsciamente, si è creato una corazza di protezione. Quel cuore bambino non poteva mettere in discussione l’attaccamento ai suoi genitori. Certo si arrabbiava, era triste, si confondeva; ma poi preferiva adattarsi a ciò che l’ambiente nel quale era inserito gli offriva, per continuare a sentirsi al sicuro, per sopravvivere.

Le ferite nascoste di quel bambino saranno i bisogni frustrati dell’adulto che diventerà, che lo condizioneranno nella scelta del partner.

Lo stile di attaccamento è l’insieme delle strategie di pensiero e di comportamento che il bambino attiva per garantirsi la vicinanza e la protezione delle figure di accudimento, e diventa poi, da adulti, uno schema che rappresenta il modo in cui ci predisponiamo a livello emotivo, comportamentale e cognitivo, a vivere le relazioni.

Più che soffermarci sui diversi stili di attaccamento, voglio soffermarmi con te sulle mappe relazionali, che ne sono la diretta conseguenza, in modo che tu possa interrogarti sul tuo personale schema relazionale. 

  • Distanziante 

Se ti predisponi alle relazioni in modalità distanziante o evitante, sei portato a trattenere le emozioni, non riesci a lasciarti andare e a creare vicinanza. Non avendo ricevuto una cura profonda, una attenzione al tuo mondo emotivo e un accudimento sicuro, tendi a percepire l’altro come una minaccia dalla quale proteggerti, per cui puoi dare vita a una relazione fatta di assenze, disattenzioni e fughe. 

  • Ansioso

In questo caso vedi il partner come unica fonte di sicurezza, perché hai appreso, da bambino, che l’unico modo per sopravvivere è affidarsi agli altri. Nella tua infanzia hai imparato che i tuoi sentimenti non sono importanti, che gli altri hanno la precedenza e che ciò che puoi fare per essere visto è proprio prenderti cura dei sentimenti altrui, a discapito dei tuoi. Hai un grandissimo bisogno di approvazione, temi l’abbandono o il rifiuto e per questo instauri legami di dipendenza, il più delle volte con persone che hanno scarsa empatia e molto egocentrate.

  • Disorganizzato

Questo stile ha dei tratti in comune con quello distanziante e alcuni tratti dello stile ansioso: appartiene a chi ha vissuto nell’infanzia un trauma che ha frammentato la sua personalità.

Il desiderio più grande che hai, se ti rivedi in questo schema, è quello di essere amato, protetto, di sentirti al sicuro. L’autostima oscilla fortemente tra periodi in cui è alta e periodi in cui è sottoterra, così come le emozioni, che possono essere intense in alcuni momenti e essere sostituite da un grande vuoto in altri. Per questo cercherai, inconsciamente, una relazione che possa regalarti sensazioni estreme: un amore tormentato, fatto di addii e ritorni, di liti furibonde e riappacificazioni.

  • Autonomo

Questo è lo stile della persona risolta, che ha una rappresentazione positiva di sé e dell’altro e che non dipende dal partner.

In questo caso, se sei libero e autonomo nella tua mappa affettiva, riesci a gestire lo spazio tra te e l’altro, coltivando i tuoi interessi e interessandoti a quelli del partner, anche se diversi dai tuoi; nutri un bel senso di appartenenza senza rinunciare alla tua individualità.


Linda e Federico si conoscono durante una cena a casa di amici, tra loro scocca il classico colpo di fulmine. Sembra a entrambi di conoscersi da sempre: Linda si sente a suo agio con i modi di fare di Federico, così sicuro di sé e accentratore, con il suo modo di attirare l’attenzione e convogliare curiosità e interesse. Lui, d’altro canto, trova rassicurante l’atteggiamento servizievole di Linda, le sue premure semplici e l’attenzione senza filtri che gli dimostra. Incominciano presto a vedersi e la relazione si trasforma da subito in un progetto di vita insieme. Col tempo, però, Linda diventa sempre più insicura e controllante, teme di perdere l’interesse di Federico. Questo la spinge a essere più accomodante e premurosa, ma anche ad accumulare rabbia, che esplode inaspettata. 

Federico vive con sempre maggior fastidio gli atteggiamenti di Laura, pretende di fare tutto ciò che vuole senza doverne rendere conto e la rabbia di lei alimenta un rancore sordo e continuo che, sempre più spesso, trabocca in gesti violenti e in aggressioni verbali. 

Si incastrano in un vero e proprio inferno.


Bisogni insoddisfatti

Quando siamo attratti da qualcuno, ciò che facciamo è affidarci alla memoria. Pensiamo di essere affascinati da qualcuno che non conosciamo, da qualcosa di nuovo, ma, in realtà, ricerchiamo qualcosa che abbiamo già sperimentato, che faccia risuonare in noi sensazioni già vissute nel passato. Scegliamo chi, a livello inconscio, evoca la figura che può averci più ferito o nella quale ci siamo rispecchiati e, tramite quel rapporto, ci illudiamo di riuscire a riscattarci dalle sofferenze subite.

Per capire, quindi, come mai sei attratto da qualcuno, devi fare un tuffo nell’infanzia, tra i tuoi bisogni insoddisfatti.

Proviamo a individuarne alcuni, i più ricorrenti, insieme.

  • Bisogno d’amore

Se da bambino ti sei sentito abbandonato, da adulto sarai guidato dal grande bisogno di essere amato. In questo caso l’accondiscendenza diventa una caratteristica presente in ogni ambito della tua vita, in modo da garantirti la vicinanza dell’altro. Sei particolarmente sensibile alle lusinghe e cerchi qualcuno che ti faccia sentire apprezzato, anche con pochissimo. Tendi per questo a idealizzare il partner: ti bastano le briciole per sentirti importante per lui, salvo poi rimanere deluso continuamente, poiché il legame che viene a crearsi è di dipendenza e il partner non può colmare tutto il tuo bisogno d’amore.

  • Bisogno di fidarsi

Se da bambino la fiducia che hai riposto nei tuoi genitori è stata ferita, perché promettevano e non mantenevano o per la loro infedeltà coniugale, da adulto non vedrai soddisfatto il tuo bisogno di affidarti all’altro. Per questo tenderai a essere iper-controllante, scegliendo partner che costruiscono legami basati sulla dipendenza.

  • Bisogno di riparare torti subiti

Se da bambino ti sei sentito ingiustamente punito, vessato, umiliato o usato come capro espiatorio, da adulto sarai guidato dal rancore e mostrerai un grande bisogno di riscatto.

Sei sempre in contatto con il tuo passato, che magari idealizzi, che non osservi con la giusta distanza e che ti trasmette ancora tutte le emozioni di frustrazione e rabbia sperimentate da bambino. Nel presente basterà un semplice gesto, una divergenza di opinioni, una decisione del partner in dissonanza con le tue, per farti scattare e per sopraffare l’altro.

  • Bisogno di convalida

Se da bambino non sei stato accolto, se le tue emozioni non sono state validate, da adulto sarai guidato dal timore di rivivere il dolore del rifiuto. Per questo indossi maschere e ti nascondi nei ruoli, alla ricerca di una qualche forma di perfezione che ti faccia sentire degno. Questo bisogno è tipico di chi è cresciuto con un genitore scostante o emotivamente distante, oppure all’ombra di un fratello venerato.

La paura di essere rifiutato ti porta a non essere autentico nella relazione: per questo spesso le tue storie d’amore si spengono o annegano nella monotonia. 

  • Bisogno di aiutare

Se da bambino sei stato adultizzato e hai dovuto sostituirti alle figure di accudimento o prendertene cura, da adulto mostrerai il bisogno di sentirti utile, fondamentale, quasi indispensabile. La paura di essere escluso ed emarginato ti spingerà a diventare la crocerossina della relazione, con una eccessiva disponibilità e abnegazione.

  • Bisogno di sentirsi adorato

Se sei stato venerato, accontentato in tutto, e hai sperimentato soltanto permissività, da adulto non potrai rispettare limiti e regole all’interno di una relazione, se non con grande frustrazione e accumulo di rabbia. Non avendo conosciuto un reale contenimento e una soddisfazione funzionale e profonda dei tuoi bisogni, tenderai a instaurare rapporti in cui puoi sentirti ancora al centro di tutto e nel pieno potere. Più che amore, ricercherai ammirazione e ossessione nel partner che, quindi, dovrà essere condiscendente oltremisura.

Quali sono i tuoi bisogni insoddisfatti? Scoprendolo riuscirai a comprendere perché sei attratto da determinate persone e a cogliere i motivi alla base della relazione disfunzionale.


La persona giusta sei tu

Se è vero che ognuno ama con le ferite che ha, ciò che puoi fare è tornare a prendere per mano il bambino che eri, per occuparti di lui, per guarire ed evolvere.

Soltanto se sei libero e intero puoi trovare il vero amore, senza incappare in infatuazioni dettate dalla memoria del passato.

Amarsi vuol dire aver cura di sé, darsi la priorità, dedicarsi tempo e ascolto. Anche se il tuo cuore bambino è stato ferito e il tuo stile di attaccamento non è stato sicuro, puoi recuperare, puoi tornare a te per ripartire da te! In psicologia è stata coniata l’espressione stile sicuro acquisito: soltanto tu puoi condurti a superare le esperienze del passato che hanno dato vita ai tuoi bisogni irrisolti e soltanto tu puoi scoprire e vivere la più grande e salvifica forma di amore, quella per te stesso.

Se ne hai bisogno, chiedi aiuto a una figura esperta, un professionista che ti accompagni lungo la strada. E ricorda: tutto dipende da te.


Ritrova il Tuo Valore e Trasforma le Tue Relazioni

Se il tuo passato ha influenzato il modo in cui ami, è il momento di riconoscerlo e trasformarlo.

Il percorso “Trova il tuo valore” ti aiuterà a:

  • Comprendere i tuoi schemi relazionali
  • Superare i bisogni insoddisfatti
  • Rafforzare la tua autostima e il tuo equilibrio interiore
  • Costruire relazioni più sane e autentiche

Inizia oggi il tuo percorso di consapevolezza e amore per te stesso.

🔗 Scopri di più qui → Trova il tuo valore

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