“Un musicista deve fare musica, un pittore deve dipingere, un poeta deve scrivere, se vogliono essere davvero in pace con sé stessi.”
Abraham Maslow
Ho scelto di incominciare questo articolo con le parole di Maslow perché credo che autostima e narcisismo abbiano a che fare con la capacità di essere autenticamente sé stessi, capacità alla base di ogni relazione sana.
Con il termine narcisista si fa riferimento a una persona che è innamorata dell’immagine di sé stessa che ha nella testa, che però non è vera, ma idealizzata e costruita in modo da nascondere delle fragilità. Il narcisista crea una visione falsa di sé che si basa sull’esteriorità, puntando verso l’esagerazione, per essere ammirato e per proteggersi dalla paura inconscia di non essere all’altezza.
Al contrario, l’autostima fa riferimento alla capacità di un individuo di comprendere il proprio valore in quanto essere umano, autentico, con i suoi limiti e le sue capacità. In questo caso, la visione dell’io non è distorta, ma rivolta verso l’interiorità.
Scendiamo nei dettagli delle differenze esistenti tra autostima e narcisismo e come queste influenzino le relazioni.
Autostima
L’autostima si basa sulla percezione soggettiva del proprio valore e descrive più una sensazione che una valutazione mentale. Risponde alla domanda “cosa penso di me?” ma si misura meglio in termini di benessere emotivo: quando stai bene nella tua pelle, quando sorridi degli errori che commetti, quando sei a tuo agio con te stesso, allora stai sperimentando una buona autostima.
Il valore che attribuiamo a noi stessi si sviluppa nei primi anni dell’infanzia e con la crescita può cambiare. Sono molte infatti le teorie psicologiche che sottolineano come l’autostima nasca e si basi sull’approvazione o disapprovazione che riceviamo in quegli anni. In particolare:
- Se un bambino viene definito spesso “cattivo”, può essere spinto a percepirsi tale e a attuare comportamenti aggressivi.
- Se gli si dice “non sei capace” coltiverà sfiducia nelle proprie capacità e senso di inadeguatezza.
- Se riceverà lodi non meritate e troppo frequenti, creerà un’immagine di sé non realistica, destinata a scontrarsi con la realtà e dando vita a frustrazione e senso di fallimento.
Per aiutare un bambino a sviluppare una sana autostima è fondamentale incoraggiarlo nei suoi intenti, apprezzarne gli sforzi e consentirgli di vivere gli errori come un’occasione per fare meglio.
In questo modo, da ragazzo e poi adulto, avrà basi solide sulle quali mantenere stabile il giudizio di valore che attribuisce a sé stesso e che, in base alle fasi di crescita e alle esperienze di vita, subirà inevitabilmente delle modifiche. Se un bambino impara a relazionarsi con sé stesso in modo positivo ed equilibrato, da adulto potrà instaurare relazioni sane.
Le persone con una giusta autostima, infatti, vedono la propria relazione in una luce generalmente più positiva e si trattano a vicenda in modo più costruttivo, il che aiuta a evitare o ad affrontare in modo costruttivo conflitti e discussioni.
Al contrario, le persone con una bassa stima di sé hanno comportamenti problematici che danneggiano la relazione, fino a sfociare in crisi durature. Chi ha una bassa autostima, infatti, tende a essere troppo geloso o possessivo, reagisce in modo rabbioso alle critiche, teme l’abbandono e ricerca continue conferme, ha pensieri di inadeguatezza che lo portano a scegliere un partner che soddisfi un bisogno narcisistico.
Narcisismo
Volersi bene, considerarsi una persona valida, avere un’immagine positiva di sé accettandosi per come si è profondamente, aiuta a vivere relazioni positive.
Ma cosa succede quando l’autostima si gonfia fino a considerarsi i migliori di tutti, si diventa egoisti e vanitosi? Quando si passa da una sana autostima a un narcisismo dannoso?
Il questionario psicologico comunemente usato per il narcisismo considera tre caratteristiche principali:
- Autoritarismo: sono un leader nato.
- Propensione a mettersi in mostra: mi piace stare al centro dell’attenzione.
- Comportamento da sfruttatore: mi è facile manipolare gli altri.
I tratti caratteriali narcisistici non sono automaticamente un problema, ognuno di noi ne possiede. Le persone moderatamente narcisiste, infatti, sono spesso portate all’entusiasmo, orientate all’azione e ad avere successo. Completamente diversa è la situazione nel caso di disturbo narcisistico di personalità o, comunque, quando si è in relazione con chi possiede tratti eccessivi e marcati di narcisismo.
Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), la diagnosi è determinata da una considerazione eccessiva della propria grandezza, un forte bisogno di ammirazione e una mancanza di capacità di immedesimazione negli altri. Le persone colpite da questo disturbo, che non sempre viene diagnosticato, hanno fantasie di successo e di potere, credono di essere eccezionali e si aspettano di essere trattate in modo privilegiato, altrimenti si irritano e diventano aggressive.
Questa sensazione di privilegio e l’incapacità di riconoscere i bisogni degli altri li portano a sfruttare i loro simili: in genere accettano le amicizie e le relazioni solo se l’altra persona serve ai loro scopi o rafforza la loro autostima. Sviliscono le azioni altrui senza alcun tatto e si comportano in modo arrogante e presuntuoso.
Riguardo a quali siano le esperienze precedenti che possono favorire il disturbo, ci sono due teorie opposte: la prima sostiene che coloro che in seguito diventano narcisisti siano stati viziati troppo da bambini, protetti da ogni tipo di frustrazione e di delusione, non riuscendo così a sviluppare un’immagine realistica di sé stessi.
La seconda teoria, invece, riconduce l’origine del disturbo a traumi precedenti: il bisogno del bambino di essere visto e riconosciuto dalle figure di accudimento è stato ignorato o respinto.
È importante sottolineare che sebbene per il momento non esista un concetto unitario di narcisismo, molti mezzi di comunicazione e gli psicologi non si stancano di affermare che la gente sta diventando sempre più narcisista, almeno nelle società occidentali, a scapito delle relazioni.
Chi è spiccatamente narcisista dà una grande importanza al fatto di essere migliore degli altri, li svaluta di continuo e non è capace di empatia. Inoltre reagisce con rabbia se qualcuno gli muove un appunto, sfoga il proprio malumore sull’altro, perché è molto bravo a criticare, ma ha estrema difficoltà a incassare.
Al contrario, chi ha un’autostima sana non entra in competizione negativa con gli altri e non ha bisogno di sminuirli.
Secondo alcuni studi il narcisista ha un’autostima grossa ma vacillante, ciò potrebbe spiegare perché reagisca in modo così suscettibile e aggressivo non appena l’ammirazione che brama non risulti sufficiente.
Come potenziare una sana autostima
Di seguito ti propongo alcuni spunti per poter aumentare e rendere sana la tua autostima, in modo da vivere relazioni soddisfacenti.
- Scopri i tuoi valori. Fai un elenco di ciò che per te è davvero importante, ciò per cui vuoi impegnarti, i principi guida che senti di voler seguire nella vita.
- Sottolinea i tuoi talenti. In cosa sei particolarmente bravo? Cosa ti riesce di fare senza particolare sforzo? Richiama alla mente alcuni successi ottenuti nel passato, sono indicativi dei tuoi punti di forza.
- Agisci. Ciò che rafforza l’autostima sono le azioni concrete: mettiti alla prova in modi nuovi.
- Guardati in modo diverso. Concentra lo sguardo su ciò che sei stato capace di fare nel passato e sentiti orgoglioso, anche per i passi più piccoli.
- Sii indulgente con te stesso. Tutti hanno dei limiti e fanno errori. Ogni caduta è un’opportunità per calibrare meglio la rotta.
- Accettati. Accogli le parti di te che non ti piacciono e nota quali sono le cose in cui hai più difficoltà. A volte, anziché accanirsi sul migliorarle, una sana consapevolezza porta a un risultato migliore.
- Amati. Impara ad aver cura di te, regalati tempo di qualità.
Come relazionarsi con un narcisista
Essere in relazione con qualcuno che ha spiccate tendenze narcisistiche, o che è affetto da disturbo narcisistico di personalità, è molto complicato e genera una grande sofferenza. Non sempre è possibile avere consapevolezza di stare trattando con questo tipo di persona, per cui si finisce per colpevolizzare sé stessi e per subire di continuo. Spero che quanto descritto in precedenza e i consigli che seguono possano servire a chi sta affrontando questo grande disagio.
- Il primo passo da fare con qualcuno con cui siamo in relazione e che ha una personalità narcisistica è vederlo per quello che è, rinunciando a qualsiasi idea e tentativo di volerlo cambiare.
- Il narcisista crede di meritarsi un’ammirazione illimitata, vuole essere continuamente al centro dell’attenzione, mette sé stesso e i suoi bisogni prima di ogni altra cosa e pretende che tu faccia lo stesso. È difficile non concentrarsi su di lui e non compiacerlo, soprattutto perché è molto abile nel manipolare. Per evitare di consegnarti nelle sue mani, ricorda regolarmente i tuoi punti di forza, i tuoi bisogni, i tuoi desideri e gli obiettivi. Puoi aiutarti scrivendo un diario.
- Il narcisista è estremamente suscettibile. Se sei in relazione con lui dovrai imparare a parlargli in modo calmo, spiegando in modo preciso e specifico cosa non è accettabile e come vuoi essere trattato, prendendo spunto da una situazione concreta. Ricorda che alcune personalità narcisistiche si divertono a mettere in difficoltà gli altri, in questo caso cerca di non mostrare il tuo disagio, perché questo lo porta a continuare.
- Una persona con spiccate tendenze narcisistiche non ammette i propri errori né si assume la responsabilità delle azioni che feriscono l’altro. Anzi, tende a manipolare per far sentire in colpa e per far passare l’altra persona come una maniaca del controllo. Ricorda che non è colpa tua, non sei tu a essere sbagliato.
- Costruisci intorno a te una rete di sostegno, incontra gli amici, trascorri del tempo con la famiglia, conosci nuove persone, regalati un hobby. Essere in relazione con un narcisista può portarti a essere emotivamente esausto, potresti sviluppare sintomi di ansia, depressione o disturbi fisici di vario genere. Parlane con chi ti è vicino, chiedi aiuto.