Altrimenti detto: mantra del trasloco ✨
Questo mantra nasce per accompagnare i momenti di cambiamento e passaggio. Invita a radicarsi, lasciare andare il bisogno di controllo e affidarsi al ritmo naturale della vita.
È particolarmente utile quando stai traslocando, iniziando una nuova fase o quando senti che “sotto” qualcosa si sta muovendo e chiede fiducia.
Mantra dell’arare e del fluire
Altrimenti detto: mantra del trasloco ✨
Io accolgo questo giorno così com’è.
Non ho bisogno di controllare ogni cosa:
la vita ha un ritmo che sa più di me.
Sopporto non come peso,
ma come radice che resta salda,
anche quando il vento scuote.
Aro il campo del mio cuore,
tolgo le pietre della paura,
lascio che la terra respiri.
Ogni solco è attesa,
ogni attesa è seme,
ogni seme è promessa di vita.
Sono grata a ciò che c’è,
anche se imperfetto, anche se provvisorio.
Dentro di me c’è una sorgente che non si esaurisce.
Io lascio fluire,
io mi lascio portare.
Io vivo questo processo con fiducia.
E so che ciò che verrà
troverà in me una terra pronta ad accoglierlo.
Guida passo passo
- Preparazione
Trova un luogo tranquillo. Siediti con la schiena dritta, i piedi a terra. Se vuoi, avvia una traccia a 432 Hz a volume basso. - Respiro di centratura (1 minuto)
Inspira dal naso contando 4, espira dalla bocca contando 6. Ripeti 6–8 volte, finché il respiro diventa ampio e regolare. - Intenzione
Poni una mano sul petto e una sull’addome. Dì a te stesso: “Mi affido al processo. Lascio andare ciò che non serve.” - Lettura lenta del mantra
Leggi il testo ad alta voce, con ritmo calmo. Fai una breve pausa ogni 2–3 versi per sentire l’eco delle parole nel corpo. - Visualizzazione
Immagina il tuo cuore come un campo: togli le “pietre” della paura, ara la terra, senti che respira. Ogni solco che tracci è un’attesa fertile; ogni attesa riceve un seme. - Frase-ancora
Ripeti 3 volte: “Io lascio fluire. Io mi lascio portare.”
All’ultima ripetizione, espira lungo e lascia scendere le spalle. - Ancoraggio nel corpo
Premi dolcemente i piedi a terra per 5 secondi, come a “mettere radici”. Nota la stabilità nelle gambe e nel bacino. - Chiusura e integrazione
Ringrazia ad alta voce “ciò che c’è, anche se imperfetto”. Annota sul Taccuino una parola chiave emersa (es. “radice”, “seme”, “attesa”). Tienila con te per la giornata.
Quando usarlo
- Ogni volta che desideri gratitudine operativa, non ideale.
- All’inizio di una nuova fase (trasloco, cambi di lavoro, passaggi familiari).
- Quando senti bisogno di controllo e vuoi trasformarlo in fiducia.
Durata e frequenza
3–7 minuti. Ottimo al mattino per impostare la giornata, utile la sera per sciogliere tensioni residue.
Riflessione per accogliere
“E così, ogni giorno, accolgo ciò che viene con fiducia, come il terreno che attende la pioggia prima della nuova germinazione.”
Domanda per ascoltarti
“Cosa puoi lasciare andare oggi? Quale seme è pronto a germogliare dentro di te?”
Invito per agire
“Tieni questa parola dentro di te durante il giorno: flusso. Quando senti la paura o il controllo, ripeti: ‘Io lascio fluire’.”
Benedizione per custodire
“Che la terra del tuo cuore sia libera, fertile, accogliente. E che tu possa fiorire, sempre.”