Leggerezza.
Quanto mi è estranea questa parola.
Difficile vivere con leggerezza per chi naviga nell’abisso.
Per chi è portato (costretto) a cercare un senso anche dove non c’è.
O dove non riesce a coglierlo.
E la differenza si misura qui.
Leggerezza è
lasciar andare il flusso senza ispezionarlo.
Lasciare che l’anima si libri oltre il controllo di una realtà mutevole, precaria, imperfetta.
Lasciare agli altri la possibilità di sbagliare e non reagire di puro istinto.
Lasciare.
Che sia.
Perché nella distanza si misura l’assenza.
Nella libertà si delineano le priorità.
Perché in ciò che cade sulle nostre spalle si misura la nostra forza di sorreggerne il peso.
Per stabilire ciò che è vitale e ciò che non lo è.
Mi ripeto spesso questa parola:
leggerezza.
E cerco il vento che mi insegni
a farla mia.
Margherita Roncone