Mi piace la gente comune.
Quella che non ha un piedistallo sotto i piedi e giudizi facili tra i denti.

Quella che non è figlia di taluno e nipote di qualcun altro, ma è fratello e sorella di chiunque.

Quella che sorride perché c’ha il sole dentro nonostante i buchi in tasca
e non perché c’ha le tasche piene e i buchi nel cuore.

Quella che ferisce perché non si sente amata e poi chiede scusa e si fa amare il doppio,
ma non lo fa per gioco o per noia.

Quella che abbraccia.
Quella che si sporca.
Quella che s’incazza e poi basta un sorriso e tutto passa.

Quella che coi ragazzi ci gioca a pallone o ci salta, in mezzo agli striscioni di protesta.

Quella che si carica i randagi in macchina e si commuove ancora per una poesia o una canzone.

Quella che “se siamo 4 c’è posto per 8” e possiamo spartirci il pane e condividere i sogni.

Quella che crede ancora nelle cose semplici e in una bella umanità,
fatta di gente ordinaria,
come me e come te.

E tutto il resto non conta,
se a contare bastiamo noi,
che, insieme, rendiamo straordinaria
questa vita comune.

Margherita Roncone