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Ti scrivo

Ti scrivo,
Perché ho un gran bisogno di parlare e, prima ancora, di pensare.
E posso farlo solo con te.
È un periodo strano questo.
Fatto di tantissime cose e di niente,
di cambiamenti e di solitudine.
So già cosa mi diresti adesso: che i cambiamenti fanno parte della vita e che la solitudine è un tempo privilegiato per stare con se stessi. È così.
Forse sono solo stanca.
Di rincorrere i miei sogni, di aspettare la gente, di donarmi senza misura e di misurare i miei spazi.
È che ho bisogno di un abbraccio.
Uno di quegli abbracci che regalano la primavera quando tarda ad arrivare.
O di un bacio sulla fronte, di quelli che sanno disperdere gli incubi e fanno respirare.
Ho bisogno di un cielo limpido che spalanchi lo sguardo, di un balcone fiorito che si affacci sul mare e di un orologio senza lancette, per ricordarmi chi ero e riportarmi a chi sono.
Di persone vere da incontrare in un mondo vero,
piccolo e semplice,
dove i sorrisi sono sinceri e le parole, anche le più spigolose, diventano ponti.
Per andare incontro a ciò che diventerò, senza lasciare brandelli di rimpianto lungo il cammino, senza perdermi in inutili rancori, senza frammentarmi in speranze sterili.
Ricomincio da qui.
Ora.
Scrivendo a me stessa.

Margherita Roncone